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Consonni: perchè ora rimetto Mattarella

Ballabio (Balàbi) - Aveva tolto l'effigie del presidente da una parete del suo studio in Municipio, ma stamattina la foto di Mattarella è tornata al suo posto. Alessandra Consonni, sindaco di Ballabio spiega il senso del suo gesto.

"Ho espresso preoccupazione e dissenso - afferma Consonni - per la nota decisione presa dal presidente Mattarella, in termini assolutamente civili e democratici, in ossequio al dettato costituzionale che (art. 21) tutela come bene assoluto la libertà di manifestare il proprio pensiero".

"Ho quindi deciso di compiere un gesto simbolico togliendo da una parete la foto del presidente Mattarella per porla, sempre nel mio studio, accanto al ritratto a me molto caro (opera del grande pittore Mojoli) di un sacerdote ed alto ufficiale degli alpini, cappellano militare e patriota la cui memoria è ancora oggi celebrata, e a cui Lecco ha dedicato una via, il capitano don Carlo Consonni: gli ho, così, sinbolicamente, affidato il presidente, affinchè da lassù possa illuminarlo in ciò che, nell'attuale circostanza, è davvero bene per la Patria. Un gesto in cui in nessun modo è ravvisabile alcun sentimento negativo, anzi...".

Ma da stamattina il gesto simbolico si è concluso. "E' accaduto - conclude Consonni - quello che tutti sappiamo: il presidente Mattarella ha accettato un esecutivo con all'interno, seppur in altro dicastero, il professor Savona, nei cui confronti, inizialmente era stato posto un veto a molti incomprensibile. A questo punto credo che la ragione della protesta sia venuta meno e non ho esitato a rimettere la foto del presidente dove si trovava prima. Credo che la conclusione di questa vicenda dia ragione al dissenso che, in quanto sindaci, abbiamo espresso apertamente rispetto a una situazione felicemente superata".

1 giugno 2018