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M5s "partito dei gay" all'attacco di Fontana

Lecco (Lècch) - C'è un partito che vuole spodestare il Pd dal ruolo di paladino degli omosex: è il Movimento 5 Stelle lombardo. E Monica Forte, consigliera regionale grillina, attacca il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, "colpevole" di non concedere il patrocinio della Regione al Gay pride.

Fontana è convinto che le scelte sessuali, pro o contro natura che siano, non c'entrino nulla con la politica. "Sbandierare scelte in questo campo è moralmente sbagliato - afferma il presidente -: non daremo il patrocinio al Gay pride, è una manifestazione divisiva e per questo non va sostenuta".

Cosa molto diversa dal Family day, sempre sostenuto dalla Regione Lombardia. "Quella non è una scelta divisiva - spiega Fontana -, è una scelta politica. Tutti riconoscono il valore della famiglia: è nella Costituzione, è uno dei fondamenti della nostra civiltà ed è uno dei principali punti di riferimento del programma dell’amministrazione precedente e dell'attuale".

Insorge furibondo il M5s lombardo. Secondo i grillini il patrocinio della regione ai gay sarebbe "dovuto", e lo stesso presidente dovrebbe sfilare accanto agli omosex in quella occasione, magari dopo essersi messo in paillettes e mutandine d'ordinanza. “Fontana - sostiene la Forte - sbatte la porta in faccia ai diritti civili. Dopo l’orribile sparata sulla razza bianca Fontana nega quello che in una regione all’avanguardia dovrebbe essere un patrocinio dovuto. Fontana, come altri Presidenti, farebbe bene a partecipare alla manifestazione".

Invece, secondo i pentastellati, l'attuale presidente lombardo è una specie di cavernicolo, che ripudiando pratiche sessuali diventate politicamente corrette, rimanere pervicacemente sul "tradizionale" e, almeno in fatto di sesso, preferisce evitare sorprese: "La sua sentenzia Monica Forte - è una scelta antistorica, che vuole riportarci al Medioevo del pregiudizio e della discriminazione!".

13 aprile 2018