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Lecco, Uil contro l'assemblea dei lavoratori che bocciò il Comune

Lecco (Lècch) - La Uil Fpl di Italo Bonacina e Vincenzo Falanga stronca l'assemblea dei dipendenti che il 26 marzo ha opposto un fermo no alla proposta in materia di progressioni orizzontali avanzata dall'amministrazione comunale. Sulla questione a Palazzo Bovara vi è una netta contrapposizione: da un lato Comune e Uil, dall'altro dipendenti e Cgil.

Duro il confronto: protagonisti Sandro De Martino, segretario generale del Comune, Catello Tramparulo, segretario generale Fp Cgil, lo stesso sindaco Virginio Brivio, nonché Bonacina e Falanga della Uil Fpl. Sullo sfondo la campagna elettorale per il rinnovo delle Rsu, in calendario il 17, 18 e 19 aprile.

Al centro della contesa, la difesa dell'esito della clamorosa assemblea del 26 marzo, che ha visto i lavoratori bocciare senza se e senza ma la proposta del Palazzo. Tramparulo sostiene che De Martino sia successivamente intervenuto con alcune affermazioni allo scopo di "spaventare i lavoratori, rei di aver democraticamente detto no alla proposta dell’amministrazione comunale".

Per questo il segretario Cgil minaccia di “procedere per vie legali contro il Comune”. Nega tutto De Martino, sostenuto da analoga dichiarazione del sindaco Brivio: "Tengo a precisare e sottolineare - afferma in una nota - che mai si è  interferito né si è inteso influenzare in alcun modo le legittime prerogative e dinamiche sindacali tanto è vero che l’amministrazione comunale ha serenamente preso atto dell’esito della consultazione effettuatasi tra i lavoratori lo scorso 26 marzo".

A questo punto, però, entra in gioco la Uil Fpl, con toni durissimi nei confronti della scelta "sgradita" fatta dai lavoratori. Con quella assemblea, infatti, sentenzia il sindacato in una nota, "la Uil Fpl ritiene che si sia persa un’opportunità di valorizzazione del personale e dei dipendenti del Comune". E ancora: "L’esito dell’assemblea, di cui prendiamo atto, ha in realtà peggiorato le condizioni dei lavoratori". Curioso che provengano da un sindacato parole così pesanti di fronte alla libera scelta compiuta da un'assemblea di lavoratori, trattati da autolesionisti quando respingono la proposta dell'amministrazione piddina sostenuta dalla Uil.

6 aprile 2018