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Combattimenti tra cani: pene più dure

Lecco (Lècch) - Punire con le stesse sanzioni riservate agli organizzatori anche gli spettatori dei combattimenti tra animali, come previsto da una proposta di legge dell’on. Michela Vittoria Brambilla. E aumentare le pene.

Lo chiede Simona Bazzoni, responsabile organizzativa del Movimento animalista, commentando il caso di Kelly, la giovane pitbull ritrovata nel Casertano ai piedi di un dirupo, con il corpo ricoperto di ferite.

"Questa brutta vicenda – spiega - deve richiamare l’attenzione di tutti su un fenomeno grave e, apparentemente, in aumento: quello dei combattimenti tra cani, o tra cani ed altri animali, quasi sempre promossi dalla criminalità organizzata, che ne approfitta per realizzare grossi guadagni con un rischio relativamente basso. Infatti le pene edittali previste per chiunque “promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate fra animali".

"Il Movimento animalista - conclude - sostiene la proposta avanzata in un progetto di legge dalla parlamentare lecchese Michela Brambilla, appena ripresentato in Parlamento: aumentare la pena detentiva per gli organizzatori, da due a quattro anni invece che da uno a tre anni, ed applicare la stesse sanzioni, reclusione e multa, anche chi partecipa a qualsiasi titolo a simili spettacoli. Per stroncare questo business ripugnante bisogna innanzitutto colpire la domanda".

Nella foto: Michela Brambilla.

5 aprile 2018