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Notai colpiti dalla crisi Meno 33% di fatturato

Lecco - Anche la categoria dei notai sta pagando il prezzo della crisi economica con un importante calo nei fatturati: un dato da tenere nella giusta considerazione, discutendo dei provvedimenti che il governo intende applicare al mondo delle libere professioni.

GARANZIA DEL CITTADINO. “Occorre che ogni riforma vada in primo luogo nella direzione di tutelare in modo sempre più certo e puntuale i cittadini. Ciò vale in misura ancora maggiore quando si ha a che fare, come nel caso del provvedimento in discussione al quale il governo sta lavorando, con provvedimenti che riguardano libere professioni come è quella del notariato, che ha una funzione per sua natura di garanzia del cittadino su moltissimi temi particolarmente delicati: dai diritti reali alle compravendite immobiliari, fino alle successioni. Una liberalizzazione fine a sé stessa, che crei una giungla priva di certezze, non va assolutamente a favore della tutela dei diritti dei cittadini, soprattutto dei più deboli”. Così si esprime sull’argomento delle liberalizzazioni il notaio Franco Panzeri, lecchese, dal 2004 presidente del Collegio Notarile dei Distretti Riuniti di Como e Lecco. Con una folta delegazione di notai delle due province lariane parteciperà, sabato prossimo, al Teatro Dal Verme di Milano, alla manifestazione promossa dal Coordinamento del Nord Italia del Forum delle Professioni Intellettuali, nel corso della quale i professionisti intendono discutere con gli interlocutori della politica sui punti principali della riforma, comuni alle diverse categorie professionali, ponendo l’accento sulla qualità del servizio e sulla tutela dell’interesse del cittadino.

ACCESSO ALLA PROFESSIONE. “I punti caldi del confronto, credo, sono principalmente due.  – continua - In primo luogo l’accesso alla professione e, di conseguenza, l’aumento del numero dei notai: in Italia le sedi notarili attualmente sono 5.779 suddivisi sui 94 consigli distrettuali. Oggi sono in esercizio circa 4700 notai e quindi circa mille sedi sono scoperte, ma si stanno svolgendo tre concorsi (di cui uno appena bandito) che assegnano 550 posti, così come a breve entrerà in esercizio qualche altro centinaio di giovani notai che hanno vinto il concorso. Nelle nostre due province siamo 62, nonostante le sedi siano ora 73. Già cinque anni or sono noi stessi avevamo indicato l’opportunità di un aumento delle sedi ad 80. Nessuna preclusione o nessun timore, dunque. Semmai va considerato un dato: nell’ultimo anno, complice la crisi economica, c’è stata una flessione nel fatturato degli studi notarili del 33 per cento. E ciò andrà inevitabilmente a modificare la stretta struttura dei nostri studi”.

ABOLIZIONE TARIFFE MINIME. “Il secondo aspetto – precisa ancora il presidente dei notai lariani – è relativo all’ abolizione delle tariffe minime. Premesso che il Collegio Notarile di Como ha già da tempo definito convenzioni con numerose associazioni che prevedono costi ridotti rispetto alle tariffe minime, riteniamo che le tariffe, oltre a rappresentare un punto di riferimento importante, hanno anche un valore in termini di trasparenza. E’ tutto da dimostrare che i cittadini possano guadagnare dalla cancellazione delle tariffe. È vero che il professionista dovrà stilare un preventivo e informarne il cliente, ma non è detto che i prezzi si abbasseranno per forza.  Almeno con la tariffa i costi sono chiari e uniformi e il cittadino può scegliere il professionista anche sulla base della fiducia”.

CONFRONTO COI CONSUMATORI. “Quanto alle altre questioni in discussione, il Notariato può vantare di essersi mosso già da tempo nella direzione auspicata dal governo. Sul tirocinio dei giovani, questo è già oggi fissato per i notai fin dal 2006 in 18 mesi e già 6 di questi possono essere svolti durante l’ultimo anno di studi universitari. Inoltre tutti i notai sono già muniti di assicurazione, obbligatoria per legge sin dal 2006; è stato introdotto il principio di terzietà nei procedimenti disciplinari con le Commissioni di Disciplina Regionali (non più legate al distretto dove opera il notaio)  presiedute da un magistrato, cui viene deferito il notaio in caso di irregolarità; e la formazione continua è obbligatoria dal 2006”. “Infine non dobbiamo dimenticare un altro elemento qualificante. – conclude Panzeri  - Nel corso di questi anni abbiamo aperto un tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori per ridurre le asimmetrie informative su temi fondamentali per i cittadini come la casa o le successioni e sono state avviate su tutto il territorio nazionale centinaia di iniziative di sportelli di consulenza gratuita presso i Comuni. Questo a testimonianza della consapevolezza della funzione indispensabile che il Notariato svolge a livello sociale”.

19 gennaio 2012