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Lecco, allievi del Manzoni a Cuba (sole, mare e crimini comunisti)

Lecco (Lècch) - Una dozzina di studenti del Manzoni, liceo classico e linguistico di Lecco, sono partiti alla volta di Cuba, accompagnati dal preside Giovanni Rossi e dal professor Fulvio Muriello. Si tratta di "uno scambio linguistico-culturale" con un paese che da mezzo secolo non conosce la libertà e dove il potere comunista si è macchiato di innumerevoli crimini politici. 

L'abbraccio lecchese-cubano è promosso dall’associazione nazionale di Amicizia Italia-Cuba, circolo di Lecco “Vittorio Arrigoni”, con il supporto del Comune di Lecco. Oltre ai ragazzi e alle ragazze del Manzoni, in viaggio anche un gruppo di studenti del Bertacchi.

“Anche quest’anno il nostro Liceo ha accolto con grande piacere l’invito della Delegazione lombarda dell’Associazione Amicizia Italia-Cuba a condividere un viaggio di conoscenza culturale a Cuba – commenta il preside Rossi – I nostri studenti potranno così ripetere la bellissima esperienza già sperimentata lo scorso anno grazie alla fantastica accoglienza da parte delle autorità cittadine e da parte dei dirigenti e degli studenti dell’Istituto preuniversitario Luis Urquiza Jorge di Las Tunas”.

Il grande valore dell’iniziativa, spiegano gli organizzatori, è quello di consentire una conoscenza veramente approfondita della particolare realtà della provincia cubana. Chissà se i giovani avranno modo di incontrare le Damas de Blanco, donne di una associazione formata da mogli, madri, figlie dei dissidenti vittime o imprigionati dal regime per motivi politici, mentre sarebbero almeno 10mila i cubani uccisi dal regime comunista che, dagli anni '50, non ha mai lesinato le condanne a morte per gli oppositori.

La prassi delle incarcerazioni per motivi di dissenso politico non accenna a diminuire, un "repulisti" che avviene a ondate mensili. La Comisión Cubana de Derechos Humanos continua a denunciare centinaia di arresti nelle orribili prigioni locali: nel solo mese di luglio dell'anno scorso, ad esempio, sono state "effettuate 575 detenzioni arbitrarie per motivi politici di pacifici dissidenti cubani".

Nella foto: l'immagine del dittatore Fidel Castro in un manifesto di Italia-Cuba.

24 aprile 2018