Invia articolo Stampa articolo
Sicurezza del territorio: Roma esclude aiuti ai comuni lecchesi

Lecco (Lècch) - "Con l'esito del bando per le opere di messa in sicurezza del territorio lo Stato premia inefficienza ed incapacità". Lo rivela il senatore della Lega Paolo Arrigoni, questore a Palazzo Madama, che presenta un’interrogazione parlamentare e commenta: "Urgente un Governo che acceleri sull’autonomia".

I risultati del Bando per interventi riferiti a opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, pubblicati dal Ministero dell’Economia, vedono il primo comune bergamasco in graduatoria al 626esimo posto ed il primo comune lecchese addirittura al 1606esimo.

Ed Arrigoni commenta così: “Lo sconcerto e l’amarezza di questi giorni da parte di alcuni ottimi sindaci e amministratori lecchesi e bergamaschi è più che comprensibile. Con le graduatorie del bando per gli interventi per opere di messa in sicurezza del territorio sono stati esclusi dai contributi molti Comuni che, pur avendo gestito in maniera virtuosa le risorse pubbliche, oggi si ritrovano a non avere i fondi per la realizzazione di importanti opere per i cittadini”.

“Lo Stato - prosegue - richiede efficienza ai comuni e questo spesso si traduce in minori servizi e in una tassazione più alta per i cittadini, ma poi dimostra di premiare l’inefficienza e l’incapacità: scorrendo la graduatoria del Bando, infatti, è evidente come i Comuni risultati vincitori, fino alla 147esima posizione, siano tutti enti in dissesto”.  “Questo - spiega - è il risultato di una norma stabilita dalla Legge di Bilancio 2018: le possibilità che questa norma premiasse di fatto gli enti nelle peggiori condizioni finanziarie e addirittura quelli in disavanzo era stata sollevata dalla Lega in sede di esame della legge, ma i nostri emendamenti di modifica sono stati sonoramente bocciati dalla maggioranza Pd su parere contrario del Governo Gentiloni!".

"Oggi - conclude Arrigoni - , anche a fronte dei 300 milioni di euro che la legge mette a disposizione per l’anno 2019 e dei 400 per il 2020, abbiamo ritenuto urgente depositare un’interrogazione al ministro Padoan per chiedere che vengano modificati i criteri di assegnazione dei contributi premiando gli enti virtuosi e i progetti migliori. Occorre ricordare che con il patto di stabilità, la contabilità finanziaria e i vincoli di bilancio i Comuni virtuosi non possono spendere i soldi in avanzo a meno che non vengano concessi spazi finanziari, pena il commissariamento! Vedere quindi premiate dallo Stato, con progetti di diversi milioni di euro, amministrazioni comunali che hanno consolidato negli anni situazioni di dissesto finanziario".

Nella foto: Paolo Arrigoni.

20 aprile 2018