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Lecco, al Cenacolo Danza delle libellule

Lecco - Prosegue la fortunata stagione di opera e operetta del Cenacolo francescano. Il prossimo appuntamento è per domenica 5 febbraio, alle 15.30, con “La danza delle libellule” l’operetta di Carlo Lombardo, con musiche di Franz Lehàr, andata trionfalmente in scena per la prima volta al Teatro Lirico di Milano, il 3 maggio del 1922.

INCONFONDIBILE IMPRONTA. Per la verità se per il libretto la paternità è da attribuirsi sicuramente a Carlo Lombardo, per le musiche i pareri sono più discordanti. Certamente per confezionare “La danza delle Libellule”, il geniale librettista, compositore, impresario teatrale ed editore partenopeo, utilizzò lo spartito della sfortunata operetta “Sterngucker” di Franz Lehàr ma, in alcuni brani, soprattutto nelle danze alla moda, è evidente la sua inconfondibile impronta.

CONSENSI ENTUSIASTICI. Lehàr che, quasi vent’anni prima aveva scritto “La vedova allegra”, stava attraversando un periodo artisticamente poco felice. L’inatteso successo de “La danza delle libellule”  gli farà guadagnare un bel po’ di quattrini e darà nuovo slancio e nuove prospettive alla sua arte che, da quel momento, non perderà più un colpo. Con il titolo “Le tre grazie”, “La danza delle libellule”, fu subito presentata con successo a Vienna, in Europa e negli Stati Uniti. Resta di fatto l’unica operetta nata nel nostro paese che, varcate vittoriosamente le Alpi, ha ottenuto consensi entusiastici e duraturi in ogni parte del mondo. La trama, semplice e a lieto fine, alterna momenti di divertimento ad  una strepitosa serie di quadri musicali, di  ballo di canto e di colori che, sia pure per pochi attimi, riesce a distoglierci dalle vicissitudini quotidiane, dandoci quella serena allegria, di cui tanto sentiamo il bisogno. Molti i motivi famosi, cantati o fischiettati da intere generazioni; fra tutti il “Fox-trot delle “Gigolettes”: “È notte t'invita l'apache -  o gigolettes, o gigolettes....”

LA TRAMA. All’Hotel Du Parc, sulle montagne scozzesi, la proprietaria, Tutù Gratin, benché sposata, si è infatuata di Carlo Laroche, uno dei suoi ospiti. L’uomo è taciturno e riservato e forse per questo piace molto alle donne... Anche Carlotta Pommery  e la giovane vedova Elena Cliquot sono infatti  attratte da Carlo che però sembra interessato solo alla caccia... Elena, Carlotta e Tutù, in competizione tra loro, cercano di attirare le attenzioni del cacciatore e aleggiano attorno a lui come libellule durante la stagione degli amori. L’hotel è nelle vicinanze del castello di Nancy dove fervono i preparativi per un ricevimento. L’antico maniero è stato acquistato da Piper, un ricco produttore di champagne che pare lo abbia riscattato a causa delle difficoltà finanziarie del giovane erede del Duca, proprietario del castello. Piper che aspira anche a diventare duca, intende dare grande risalto all’avvenimento; vuole fare un figurone con i suoi ospiti e ha deciso di offrir loro una recita di argomento mitologico intitolata: “Dall’Olimpo a Montmartre”.

SCINTILLA DELL'AMORE. Nei pressi dell’Hotel, giunge Bouquet Blum, un attore strampalato mandato al castello dall’ufficio di collocamento per far parte della recita. Bouquet non ha ben presente quale mansione debba svolgere. Arrivato all'ultimo momento, non immagina di dover interpretare la parte del.... cinghiale. Gli equivoci si sprecano. Carlo Laroche, nel frattempo, è stato sorpreso a cacciare di frodo nel parco del castello e, per giunta, non ha danaro sufficiente per pagare il conto dell’albergo. Tutù lo mette alla porta: se non si hanno i soldi per l’alloggio, ci si dovrebbe almeno mostrare gentili con la padrona... Al castello, il giovane, si trova coinvolto a dover recitare nell’imminente spettacolo. Per ognuno è stabilita la parte: Tutù sarà “Diana”, Elena impersonerà “Venere”, mentre Carlo sarà “Adone”. Tra Elena e Carlo pare sia scoccata la scintilla dell’amore ma i due sono restii a dichiararsi. Elena, rimasta vedova il giorno delle nozze, è nel contempo signora e... signorina. Carlo dal canto suo, ha giurato al padre, in punto di morte, che non avrebbe mai detto ad una donna “ti amo”. Tutù, che non è riuscita a far breccia nel cuore di Carlo, subito si rifà con Bouquet e balla con lui un fox trot...

LIETO FINE. Siamo all’immancabile “lieto fine”. Con teatrale colpo di scena, Carlo rivela di essere il vero Duca di Nancy: un'ordinanza del tribunale gli restituisce tutti i suoi beni ed è quindi lui il legittimo proprietario del castello. Bouquet, che si è fatto assumere da Carlo come maggiordomo, favorisce l’amore fra il suo nuovo principale ed Elena. Tutù e Carlotta si consolano fra le braccia dei rispettivi mariti... anche se non escludono, in un prossimo futuro, di aleggiare nuovamente come libellule. La Compagnia di operette del Cenacolo Francescano  è capitanata da Walter Rubboli,  regista, attor comico, cantante e, in  questa operetta, anche spericolato pattinatore, che vestirà i panni di Bouquett Blum. Lo affiancheranno il soprano/soubrette, Consuelo Gilardoni (Tutù Gratin), giovane artista nata a Canzo per la prima volta al Cenacolo, il tenore  Andrea Bragiotto (Carlo Laroche), il soprano Tiziana Scaciga Della Silva (Elena Cliquot), e gli attori Daniele Rubboli (Piper), Anna Giovannelli (Carlotta Pommery) Paolo Angelini (Gratin) e Giovanni Mezzogori (Pommery). Le splendide ballerine di Arte Danza Lecco daranno giovanile grazia allo spettacolo con le coreografie di Cristina Romano. La parte musicale è affidata all’esperta Debora Mori alla guida dei primi strumentisti dell’Orchestra Sinfonica di Lecco. Le scene, come di consueto sono concepite e realizzate a Lecco dal Cenacolo Francescano.

PREZZI DEI BIGLIETTI. Il costo dei biglietti è di € 22 (prima platea); € 15 (seconda platea); € 18 (galleria). È previsto uno sconto per chi abbia superato i 65 anni e per i minori di 12 anni. Per la vendita dei biglietti, il Cenacolo Francescano sarà aperto il mercoledì, ed il sabato, dalle 15.00 alle 18.30 e un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Per informazioni o prenotazioni: tel. 0341.372329.

(Angelo Cesana)

Nella foto: Consuelo Gilardoni (Tutù Gratin).

18 gennaio 2012