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Valmadrera, M5s anti inceneritore Però a Roma usano quelli altrui

Valmadrera (La Val) - Frizzi e lazzi sull'ambientalismo targato Cinque Stelle, molto vispo a Lecco e dintorni. Dopo aver sparato sugli inceneritori, dopo aver invocato la chiusura di quello di Valmadrera, dopo aver paventato la minaccia dei rifiuti da una regione all'altra, alla prova dei fatti (romani) i grillini invocano i forni e spediscono la loro monnezza in quelli altrui.

Il Comune di Roma, con sindaco Virginia Raggi (M5s), ben lungi dall'aver eliminato i propri inceneritori, appena se ne è guastato uno ha chiesto ad un'altra regione, l'Emilia Romagna, di smaltire i rifiuti della capitale: un trasferimento di 350 tonnellate di monnezza al giorno.

La Regione Emilia-Romagna, con piddina perfidia, ha girato la patata bollente a Parma, la città del sindaco ex grillino Pizzarotti, contestato proprio a causa dell'inceneritore. Subito la Lega Nord ha alzato le barricate, con il consigliere regionale leghista Fabio Rainieri che ha detto chiaro e tondo che le vagonate di rifiuti romani a Parma non devono essere spedite in un territorio celebrato per le produzioni di eccellenza.

E il presidente regionale Bonaccini ha girato il coltello nella piaga grillina, ricordando come i rappresentanti del M5s, lo stesso partito che criticava la Regione Emilia Romagna per aver accettato una piccola quantità di rifiuti dalla Liguria, ovvero quelli che fanno la morale sui termovalorizzatori e sull'ambiente, dovendo dimostrare di saper fare qualcosa in materia ambientale si sono rivolti ai termovalorizzatori altrui: da qui l'accusa di non aver saputo programmare efficienti politiche ecologiche alternative nè, tantomeno, eliminato gli odiati forni.

26 dicembre 2017