Invia articolo Stampa articolo
Col Zelioli di Lecco al concerto di Uto Ughi

Lecco (Lècch) - Il Civico Istituto di Musica G. Zelioli di Lecco, con sede a Villa Gomes, offre un’occasione straordinaria a tutti gli appassionati di musica: una trasferta in autobus a Milano per il grande concerto che un mito della musica come il violinista Uto Ughi terrà giovedì 25 gennaio nella Sala Verdi del Conservatorio.

Accompagnato da un altro grande artista quale il pianista Bruno Canino, Uto Ughi presenta un programma entusiasmante: si parte con la celebre sonata “Il trillo del diavolo” di Tartini per poi affrontare la monumentale sonata “A Kreutzer” di Beethoven, dedicata dal compositore al violinista Kreutzer: a lui appartenne lo Stradivari che oggi è uno dei due strumenti suonati da Uto Ughi nei suoi concerti.

Nella seconda parte sarà eseguita la raffinata sonata n. 1 di Faurè, dopo la quale spazio ai fuochi d’artificio finali con il travolgente virtuosismo delle “Zigeunerweisen” (melodie gitane) di Pablo de Sarasate. Per partecipare a questo evento, la scuola può proporre la combinazione biglietto + autobus A/R al prezzo eccezionalmente vantaggioso di 25 euro.

La partenza sarà intorno alle ore 18 dal piazzale prospiciente la ditta Ezio Galli e l’Eurospin in via Fiandra. Dato il numero limitato di posti disponibili, si consiglia di prenotarsi con tempestività presso la segreteria della Scuola esclusivamente via email. Info e prenotazioni via email: info@civicalecco.org

Curriculum degli artisti

Uto Ughi. Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n. 2 di Bach e alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Ha suonato in tutto il mondo, nei principali festival con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui Concertgebouw di Amsterdam, Boston Symphony, Philadelphia Orchestra, New York Philharmonic sotto la direzione di maestri quali Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Davis, Gergiev, Giulini, Maazel, Sinopoli, Temirkanov e moltissimi altri. Uto Ughi non limita i suoi interessi alla musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese soprattutto per la salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l’ideale eredità, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale e alla valorizzazione dei giovani talenti italiani. Tali ideali sono attualmente portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma”.  Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile. Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi, per la quale ha effettuato una moltitudine di registrazioni. Altro evento di particolare rilievo è la pubblicazione nel 2013 del libro “Quel Diavolo di un Trillo – Note della mia vita”, edito da Einaudi: la storia di una vita incredibile, interamente dedicata alla musica. Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.

Bruno Canino. Ha suonato nelle principali sale da concerto e festivals in Europa, America, Australia, Asia. Da sessant’anni suona in duo pianistico con Antonio Ballista e ha fatto parte per trent’anni del Trio di Milano. Ha collaborato e collabora con illustri interpreti come Gazzelloni, Cathy Berberian, Accardo, Amoyal, Nicolet, Viktoria Mullova, Itzhak Perlmann, Uto Ughi e con i Quartetti Amadeus, Borodin, Quartetto di Tokyo e altri. È  stato dal 1999 al 2002 Direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia, essendosi dedicato particolarmente alla musica contemporanea: ha lavorato con Dallapiccola, Boulez, Berio, Ligeti, Maderna, Stockhausen, Bussotti. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chally, Sawallisch, Pappano con orchestre come la Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philarmoniker, New York Philarmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de Paris. Numerose le sue registrazioni discografiche (Debussy, Casella, Mozart, Chabrier, Bach, ecc.). Ha tenuto masterclass in Italia, Germania, Giappone, Spagna, e da trentacinque anni è invitato al Marlboro Music Festival nel Vermont. Al suo libro “Vademecum del pianista da camera” ha fatto seguito nel 2015 un libro dal titolo “Senza Musica”, sempre edito da Passigli.

21 dicembre 2017