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Profughi spacciatori: Vaccaro interroga

Lecco (Lècch) – Seconda interrogazione parlamentare sulla vicenda dei profughi - spacciatori del Ferrohotel di Lecco. Dopo la Lega nord, col senatore Paolo Arrigoni, si rivolge al ministro Minniti anche Energie per l’Italia, dietro input degli esponenti lecchesi.

Domani, lunedì 20 novembre, l’onorevole Guglielmo Vaccaro di Energie per l’Italia – su sollecitazione di Daniele Nava (sottosegretario in Regione Lombardia) e Mauro Piazza (consigliere regionale), esponenti lecchesi del movimento di Stefano Parisi – depositerà un’interrogazione a risposta scritta all’attenzione del Ministro dell’Interno.

Nel documento Vaccaro ha ricostruito quanto accaduto in città: l’ispezione condotta dalle forze dell’ordine il 15 novembre nella via attigua al Centro di Accoglienza Straordinaria (Cas) FerrHotel; la denuncia a piede libero per detenzione e spaccio di sostante stupefacenti per 13 dei 131 richiedenti asilo ospitati; la denuncia per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti di altri 20 richiedenti asilo. Vaccaro ha evidenziato la pericolosità sociale dei soggetti denunciati che “spacciavano a minorenni che frequentano gli istituti superiori cittadini, che ogni giorno passano per la via che costeggia il Cas per recarsi presso detti istituti. L’esito dell’indagine dimostra in maniera inequivocabile che via Ferriera, dove si trova il Cas, è divenuta un crocevia dello spaccio di sostanze stupefacenti con conseguente degrado della zona stessa”.

Considerato che da fonti giornalistiche risulterebbe che 13 sui 33 soggetti denunciati sono stati allontanati dal Cas FerrHotel (ma non hanno perso il diritto costituzionale di far valutare alla commissione competente la loro richiesta di asilo né il loro status di richiedenti asilo pur se indagati a piede libero), mentre 10 soggetti sul centinaio indentificati sono ancora residenti presso la struttura, l’onorevole intende sapere dal Ministro “quale sia lo stato delle domande di asilo dei 33 soggetti denunciati a piede libero; se, all’interno del Cas FerrHotel o in altre strutture che attualmente ospitano soggetti richiedenti asilo in provincia di Lecco, sono state trovate sostanze stupefacenti e in quale quantità per struttura; da quale soggetto e/o ente sono ora presi in carico, visto il persistere il loro stato di richiedenti asilo, i soggetti allontanati dalla struttura FerrHotel e i restanti denunciati – un centinaio - qualora venisse appurato che erano anch’essi accolti in altre strutture del territorio lecchese”.

Infine la domanda più importante, relativa alla situazione nella zona della via Ferriera: in che modo, “qualora sia appurato che gli altri denunciati erano accolti in altri centri, il Governo intenda ripristinare il rispetto della legalità all’interno di detti Cas e nelle zone attigue agli stessi, in particolare quello di Lecco”.

Nella foto: via Ferriera a Lecco.

19 novembre 2017