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Lecco, "Salute senza confini" col Cuamm

Lecco (Lècch) – "Aiutarli davvero, laggiù nell’Africa in fiamme": aiutarli a casa loro, la soluzione migliore, lo ammette, a proposito dei profughi sudanesi, Gian Antonio Stella, giornalista del Corriere della Sera. Stella sarà ospite dell’incontro organizzato da Medici con l’Africa Cuamm venerdì 20 ottobre, alle 18.00, nella sala conferenze del Palazzo del Commercio di Lecco (piazza Garibaldi 4).

MISSIONE. Insieme a Stella, i medici del Cuamm Elisabetta Ratti e Riccardo Bonfanti, marito e moglie, ginecologa e ortopedico da poco rientrati da una missione in Sierra Leone, e Egidio Bosisio, chirurgo ad oggi in servizio in Sud Sudan. All’incontro, presentato da Gerolamo Fazzini, sarà presente anche il direttore del Cuamm don Dante Carraro.

NEGATO. “Salute senza confini” il tema della serata, che sarà affrontato partendo dalle storie dei medici impegnati sul campo ogni giorno, nei paesi dove il diritto alle cure è più che mai negato: la Sierra Leone del dopo Ebola e il Sud Sudan da cui la gente fugge per gli scontri e per la fame. Proprio in Etiopia di recente Gian Antonio Stella è andato ad osservare il lavoro di Medici con l’Africa Cuamm nella regione di Gambella, al confine con il Sud Sudan, dove migliaia di rifugiati vengono accolti.

CATASTROFE. «Cosa accadrà di quei quattro milioni di rifugiati che rischiano di diventare cinque, sei…? Questo è il nodo – scriveva Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera del 7ottobre 2017 – L’unica possibilità per evitare una catastrofe umanitaria è quella di dare un senso alle parole: aiutarli davvero, laggiù nell’Africa in fiamme. Con scelte di respiro mondiale e insieme la forza dell’impegno quotidiano. Come appunto quello dei volontari del Cuamm».

APPOGGIO. Un impegno quotidiano che i volontari del Cuamm esprimono anche in Italia, nei gruppi di appoggio come quello di “Medici con l’Africa Cuamm – Lecco”, che nel 2017 compie 20 anni e continua a garantire medici nei progetti dell’organizzazione in Africa. Continente per cui, dalla Lombardia, sono partiti con il Cuamm oltre 210 medici e professionisti della cooperazione, a cui si aggiungono le 22 persone impegnate sul campo ad oggi.

19 ottobre 2017