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Risparmio di 23mld/anno se tutte le Regioni fossero come la Lombardia

Lecco (Lècch) - I Lecchesi, con un’affluenza media alle urne pari al 44,78%, secondi solo alla provincia di Bergamo, hanno dimostrato chiaramente di volere più autonomia per la Regione Lombardia. Percentuale che ovviamente ci gratifica per l’enorme lavoro svolto sul territorio per far conoscere questa scadenza referendaria ed i contenuti con gazebi, volantinaggi, assemblee pubbliche, e molte altre iniziative…

Nonostante il PD, il resto della sinistra e parte dei sindacati abbiano cercato di boicottare questo referendum chiedendo ai cittadini di non andare a votare o di votare no, i Lecchesi hanno deciso di esprimersi e lo hanno fatto chiaramente con un 95,8% a favore dei SI per una maggiore autonomia.

Non può che avermi fatto piacere vedere che di fronte ad un importantissimo obbiettivo comune come il referendum, non solo si siano fortificate le alleanze consolidate, ma anche vecchie ruggini e incomprensioni siano state superate, o quantomeno accantonate, portando il centrodestra responsabilmente ad unire le proprie forze per ottenere maggiori risorse e competenze per la Regione Lombardia.

Chi ha partecipato al voto di domenica ha deciso di non subire gli eventi ma di contribuire a disegnare la storia e da oggi si apre una fase politica completamente nuova: si apre, e si impone sul tavolo romano, la Questione Settentrionale ed in particolare la Questione Lombardo-Veneta, che sono certo diverra’ una priorita’ nell’agenda politica di tutte le forze politiche.

Già oggi, ma soprattutto nei prossimi giorni, grazie a questo importantissimo risultato referendario che ha portato ca. 3.000.000 di lombardi e 2.500.000 di veneti  a chiedere maggiore autonomia, vedrete che tutti si scopriranno e diventeranno improvvisamente autonomisti, anche quei sindaci come Brivio che hanno giusto sussurrato che avrebbero votato SI, salvo poi non aver mosso neppure un dito per il buon esito del referendum, e poi hanno pure la faccia tosta di commentare definendo il responso "numeri non esaltanti". Ma va bene così, l’importante è il risultato, l’importante che si cominci tutti a spingere verso la direzione dell’autonomia, perché i dati confermano che Regione Lombardia amministra meglio rispetto allo stato centrale, garantendo maggiore qualita’ dei servizi ad un minor costo.

La conferma arriva da uno studio di Confcommercio che decreta che se tutto il Paese fosse amministrato come la regione Lombardia lo Stato risparmierebbe ben 23 miliardi di euro all’anno. Questo vuol dire che più servizi verranno decentrati più ne beneficeranno le casse non solo della Lombardia ma dell’intero Paese.

Erogare servizi efficienti ad un minor costo significa andare finalmente in controtendenza rispetto al passato, ossia nella direzione della riduzione del debito pubblico, aumentato addirittura di 200 miliardi di euro dal Governo Renzi ad oggi (nonostante la Lombardia regali allo stato centrale ogni anno ben 57 miliardi di euro all’anno!...), e possibilita’ di riduzione delle tasse, oltre che maggiori e migliori servizi al cittadino, risorse per terminare opere pubbliche ferme da anni e per metterne in cantiere delle nuove, per la manutenzione delle scuole, delle strade, del verde, ecc… insomma l’autonomia fara’ bene a tutti i Lombardi, a tutta la Lombardia, ma anche all’intero Paese!

Buon lavoro Presidente Maroni, buon lavoro Presidente Zaia! I Lombardi e i veneti vogliono autonomia!

Flavio Nogara
(Segretario provinciale di Lecco Lega Nord – Lega Lombarda)

24 ottobre 2017