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Lecchesi sul Pratone di Pontida contro le leggi Mancino e Fiano

Lecco (Lècch) - Folta rappresentativa lecchese al raduno di Pontida, dove Matteo Salvini ha lanciato una sfida ai fautori del pensiero unico: cancellare la legge Mancino e la legge Fiano, che colpiscono chi commette reati puramente ideologici. «Ma il primo passo per la liberta - afferma Flavio Nogara - sarà andare a votare in massa il 22 ottobre per l’autonomia».

PROMESSA. «La Lega al governo proporrà un progetto di legge per avere giudici eletti direttamente dal popolo. E chi sbaglia paga. E siccome siamo un movimento nato per la libertà, cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano. La storia e le idee non si processano»: questa la promessa di Salvini a Pontida.

PROGRAMMA. Dal Pratone il segretario leghista ha dettato il prossimo programma di governo che il popolo di Pontida ha confermato con una raffica di sì e acclamazioni. «L’impegno di Salvini - commenta il segretario leghista lecchese Flavio Nogara - sarà ampio e a tutto campo, dalle forze dell’ordine che dovranno poter fare il proprio lavoro con autorità, all’introduzione del servizio civile o militare per 6 mesi, alla riforma scolastica con graduatorie regionali, al sostegno dei disabili che devono tornar a poter vivere una vita normale con una pensione d’invalidità non da fame quella di oggi, attenzione al lavoro, ai giovani, agli anziani, ai magistrati che dovranno essere eletti dal popolo, alla tutela della famiglia tradizionale… ».

REFERENDUM. Molta gente presente sul prato di Pontida, almeno 50mila persone, e tra questi anche molti lecchesi, ad appluadire il programma del segretario. «Ma il primo passo per la libertà per il popolo lombardo e veneto sarà andare a votare in massa il 22 ottobre per l’autonomia delle due Regioni!», conclude Nogara.

Nella foto: Flavio Nogara (secondo da destra) e tre consiglieri comunali leghisti di Lecco: Cinzia Bettega, Andrea Corti e Giovanni Colombo.

18 settembre 2017