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Overdose xenofila per i lecchesi: fiumi di “bla-bla” sugli stranieri

Lecco (Lècch) - Dal capoluogo alla provincia si assiste ad una overdose di dibattiti, incontri, corsi, concioni, persino merende, tutti in salsa xenofila. Sembra che il primo interesse dei lecchesi debba consistere negli immigrati, nell'islam e nel Mediterraneo. Di seguito una (parziale) carrellata di tematiche mondialiste in onda nel fine settimana lecchese.

IL RAMADAN. Domenica 25 giugno, dalle 13.30 alle 18.30, in via del Barcaiolo, a Lecco esibizione di artisti provenienti da Gambia, Senegal, Nigeria e Burkina Faso e presentazione del percorso fotografico "Visioni d'oltremare". Sempre domenica 25 giugno ci sarà anche una mostra che propaganda l'importanza del Ramadan, organizzata dal Gruppo giovani islamici del Viganò di Merate. Alle 16, come resistere alla "merenda tradizionale camerunense"?

SGUARDO DA SUD. Da Lecco alla Valsassina: assolutamente irrinunciabile anche la raffica di iniziative che fanno capo al Coe (il "Centro orientamento educativo", con predilezione per l'Africa e dintorni). A Barzio nella serata di venerdì 30 giugno, il film del regista franco-tunisino Ramzi Ben Sliman Ma révolution, sabato mattina si comincia parlando di "Europa, 60 anni dopo. Uno sguardo (ovviamente) da Sud".

STILE DI VITA. Al centro della riflessione, guidata dalla ricercatrice dell’Ispi Gaia Taffoni, dal giornalista greco Dimitri Deliolanes e dall’europarlamentare Elly Schlein, «il possibile contributo della cultura mediterranea all’elaborazione di una nuova identità per il Vecchio continente», nel solco della vaticinante sentenza della presidente della Camera, Laura Boldrini: «I migranti sono l'avanguardia della globalizzazione e ci offrono uno stile di vita che presto sarà uno stile di vita per tutti noi».

FINESTRA ISLAMICA. Nel pomeriggio la parola a turchi e ad operatori ed esperti di investimenti nell’area euro-mediterranea che «si confronteranno sulle prospettive del business nel Mediterraneo». Ma la chicca è la tavola rotonda aperta al pubblico che «intende aprire una finestra sull’islam d’Italia», partecipano il presidente dell’Ucoii - Unione delle comunità islamiche d’Italia Izzeddin Elzir, la scrittrice italo-marocchina Chaimaa Fatihi e Wael Farouq, docente di Lingua e cultura araba all’Università Cattolica di Milano.

L'ESPERTA ARABA. Conclusione "a tono" della giornata, la "Serata di sapori e sonorità mediterranee", con la cena affidata all'esperta di cucina e cultura araba Joan Rundo. Domenica 2 luglio la messa, ma mica una qualunque: per l'occasione verranno utilizzati il calice e la patena donati al Coe da Francesco Tuccio, falegname-artista di Lampedusa: «Un modo per anticipare l’argomento della sessione pomeridiana, e cioè il fenomeno epocale delle migrazioni». E anche la messa serve allo scopo.

23 giugno 2017