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Silea e “Rifiuti zero” ai ferri corti sulla delibera dell'anticorruzione

Lecco (Lècch) - Silea spa e Rifiuti zero ai ferri corti, dopo la delibera dell'Autorità nazionale anticorruzione sul conferimento a Mauro Colombo dell'incarico di presidente della società pubblica che gestisce lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Lecco. Secondo gli ambientalisti, l'Anac ha inferto « un nuovo, durissimo, colpo ai vertici di Silea Spa», questi ultimi ridimensionano e minacciano azioni legali.

RAFFREDDAMENTO. «La valutazione dell’Anac - afferma Barbara Nasatti, presidente di Rifiuti zero - è semplice: fino al 6 luglio 2016, Mauro Colombo è stato presidente di Seruso Spa, società in orbita Silea, dopodiché, precisamente l’11 luglio 2016, è stato nominato presidente della stessa Silea con “deleghe gestionali dirette”. La legge prescrive però un periodo di due anni di “raffreddamento” prima di poter assumere altri incarichi. Che in questo caso è stato violato», sostiene l'esponente ambientalista.

SANZIONE INIBITORIA. Secondo la nota diffusa dalla Nasatti, «ne “deriva la nullità dell’incarico” di Colombo, e il Responsabile della prevenzione della corruzione della società deve avviare il “procedimento per l’irrogazione della sanzione inibitoria” nei confronti di “tutti coloro” che erano parte del cosiddetto “organo conferente”, e cioè chi ha disposto la nomina di Colombo, che in base allo statuto di Silea è il Consiglio di amministrazione».

DELEGHE GESTIONALI. A stretto giro, in serata, è arrivata la risposta di Silea che ridimensiona la faccenda. «Dalla semplice lettura del provvedimento - si legge nel comunicato dell'azienda - appare evidente come la delibera di Anac riguardi esclusivamente il conferimento delle deleghe gestionali dirette avvenute conseguentemente alla nomina a presidente di Consiglio di amministrazione di Silea spa e non alla semplice carica di presidente; deleghe peraltro limitate ad alcuni particolari provvedimenti ed entro taluni limiti di importo, puntualmente rendicontati al Consiglio di amministrazione».

ASSUNTI CASSATI. «Quanto alle dichiarazioni espresse dal coordinamento lecchese Rifiuti zero attraverso la sua presidente Barbara Nasatti - conclude la nota dell'azienda -, nell’evidenziare come due assunti su tre della “segnalazione” avanzata all’Anac siano stati preventivamente cassati, non ravvede alcun “nuovo durissimo colpo” inferto all’attività di Silea, invita la stessa Nasatti, ad astenersi da improvvide prese di posizione quali quelle sin qui espresse, che per le evidenti e fuori luogo forzature presenti nuocciono all’immagine e al prestigio di Silea spa e, in quanto tali, potranno essere utilizzate, se ritenuto opportuno dal Consiglio di amministrazione, anche in sede giudiziaria, a tutela della società stessa».

22 giugno 2017