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Primarie Lega, a Lecco Salvini straccia Fava ma il 42% non vota

Lecco (Lècch) - C'era spazio (e numeri) anche per un terzo concorrente alle primarie della Lega Nord di Lecco. Il segretario uscente ha stracciato il debole sfidante Gianni Fava, assessore regionale lombardo, ma Domenica l'affluenza dei militanti del Carroccio alle urne provinciali non è andata oltre il 58,80%.

DUE LINEE. Tra le due linee, quella sovranista nazionale che guarda anche al Sud (Salvini) e quella autonomista con tentazioni radical progressiste (Fava, che è filo gay e pro cannabis libera), è mancato l'ideale leghista duro e puro, identitario-tradizionale e strettamente padanista.

IN TRASFERTA. Per la provincia di Lecco la sede elettorale è stata la sezione di Lecco, in corso Martiri. Trecento i militanti lecchesi che hanno votato, di questi il 73% ha scelto Salvini, mentre Fava si è posizionato sul 27%. Due le schede nulle e altrettante quelle bianche. Alcuni leghisti, d'altra parte, dovrebbero aver votato "in trasferta" a Treviso, dove ieri è stato aperto un seggio speciale in occasione del raduno degli alpini.

LA FIDUCIA. Canta vittoria il segretario provinciale «Il risultato era quasi dato per scontato - dice Flavio Nogara, presidente provinciale della Lega Nord -. La dimostrazione che la maggior parte sta con Salvini, che ha fiducia nella sua azione politica. Noi a differenza del Pd non abbiamo chiesto 2 euro per votare, e hanno potuto votare solo i tesserati, con almeno un anno di militanza. Domenica l'appuntamento a Parma».

Nella foto: Salvini a Lecco durante la campagna per le comunali.

15 maggio 2017