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La Gdf di Lecco sequestra beni a titolare di nota catena di pizzerie

Lecco (Lècch) - I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Gdf di Lecco hanno compiuto numerosi sequestri patrimoniali nei confronti del proprietario di una catena di pizzerie diffusa sul territorio brianzolo. L'intervento, nel quadro di indagini su un sodalizio albanese ramificato nella Brianza lecchese e comasca,  collegato a siciliani e calabresi in odore di ‘ndrangheta.

STRATEGIA. L’operazione, denominata “Moquito”, si è conclusa con il sequestro di 8 abitazioni, 5 box, 2 magazzini, 5 terreni, 1 fabbricato rurale, 2 aree urbane, 1 autovettura, 3 società, 5 ditte individuali e 58 conti correnti. Si conferma, così, la centralità della strategia di aggressione patrimoniale delle ricchezze accumulate illecitamente adottata dalla Guardia di Finanza nella lotta al crimine organizzato.

TITOLARE. Nel mirino dei finanzieri il titolare di una affermata catena di pizzerie d'asporto, considerato l’anello apicale della pericolosa consorteria criminale. Nei suoi confronti, ed anche dei familiari, sono state eseguite le misure di prevenzione patrimoniali emesse dal Tribunale monzese in quanto soggetto ritenuto abitualmente dedito a traffici illeciti e con un tenore di vita alimentato dai proventi di attività delittuose.

JULY. Le misure applicate ora fanno seguito all’operazione July, conclusasi alcuni mesi orsono con il sequestro di oltre 94 chilogrammi di cocaina, armi semiautomatiche, autovetture, denaro contante per oltre 200mila euro, immobili vari, nonché con l’arresto in flagranza di cinque persone e l’esecuzione di 24 arresti in carcere ed ai domiciliari. Fu in quella circostanza che venne pienamente alla luce la pericolosa consorteria criminale composta da albanesi ed italiani operante tra le province di Lecco, Monza Brianza, Milano, Brescia, Como, Torino e Modena.

17 marzo 2017