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La Provincia di Lecco non ha più soldi. E Polano denuncia lo Stato

Lecco (Lècch) - Villa Locatelli non ha più soldi e Flavio Polano comincia a preoccuparsi seriamente: «L’ente potrebbe non essere in grado di far fronte alle proprie funzioni. C'è un serio rischio di incorrere in gravi responsabilità». Così il presidente mette le mani avanti e chiama in causa chi ha ridotto la Provincia in braghe di tela. Ovvero lo Stato italiano, peraltro governato dal partito (il Pd) a cui Polano appartiene.

CAUTELATIVO. Flavio Polano ha presentato oggi un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica di Lecco, al Prefetto di Lecco e alla sezione regionale della Corte dei Conti affinché «vengano valutate eventuali condotte illecite omissive e commissive». Si tratta di «un primo atto che vuole essere di denuncia di una situazione ormai insostenibile. Nessuno potrà dire: io non sapevo».

SQUILIBRIO FINANZIARIO. «In ragione di ciò che sono chiamate a riversare allo Stato - rileva - le Province si trovano in una grave situazione di squilibrio finanziario: nello specifico per la Provincia di Lecco la situazione di squilibrio per il 2017 è di - 10.244.670,29. Questo squilibrio tiene conto di spese di manutenzione ordinaria di strade provinciali ed edilizia scolastica ridotte al minimo solo per gli interventi urgenti, senza poter garantire una manutenzione programmata a livello annuale né tantomeno pluriennale».

PATRIMONIALI E PENALI. «Ciò - aggiunge - comporta gravi danni non soltanto ai cittadini, ma anche all’ente stesso, che potrebbe non essere in grado di far fronte alle proprie specifiche funzioni istituzionali. La naturale conseguenza di tale condizione è il porre in capo alle Province un serio rischio di incorrere in gravi responsabilità morali e patrimoniali e ai dirigenti e ai funzionari il rischio di incorrere in gravi responsabilità penali”.

CONTINUI PRELIEVI. Insomma, lo Stato italiano chiede a Villa Locatelli di farsi carico dei propri doveri e, al tempo stesso, toglie alla Provincia le sostanze necessarie. Da qui il gesto disperato dell'esposto, come spiega il consigliere provinciale delegato al Bilancio Giuseppe Scaccabarozzi: «L'esposto rappresenta, finalmente, una forte e decisa presa di posizione condivisa da tutte le Province. La situazione è insostenibile. Non si tratta solo dei tagli operati in questi anni dalle varie leggi di stabilità, ma anche dei continui prelievi di risorse dai nostri bilanci che sottraggono le entrate proprie dei tributi locali alle Province».

BILANCIO IMPOSSIBILE. «Tra l'altro - conclude Scaccabarozzi -, secondo le disposizioni di legge, le Province dovranno approvare il bilancio entro il 31 marzo, ma in totale assenza di norme per i bilanci 2017 delle Province questo è praticamente impossibile. Occorre un'inversione di tendenza per ridare dignità finanziaria a un ente di governo del territorio previsto dalla Costituzione, cui sono state assegnate funzioni fondamentali, ma che non è più in grado di svolgere».

17 marzo 2017