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Rischia 6 anni e 6 mesi il pugile “lecchese” accusato di terrorismo

Lecco (Lècch) - Sei anni e mezzo di reclusione: questa la pena chiesta dai pm di Milano nei confronti di Abderrahim Moutaharrik, marocchino considerato dagli inquirenti in forza alla rete clandestina dello Stato islamico. L'immigrato, secondo gli investigatori, avrebbe avuto l'intenzione di compiere un attacco al Vaticano.

NELLA RETE. Moutaharrik, 27 anni, abitante a Lecco, pugile semi professionista di boxe thailandese e operaio a Valmadrera, è finito nella rete degli inquirenti assieme alla moglie Salma Bencharki, di 26 anni. Per la consorte, i magistrati hanno chiesto la stessa pena a 6 anni e 6 mesi di reclusione.

ARRUOLAMENTO. Nel processo di Milano figurano altre implicazioni "lecchesi". Tre anni e mezzo di reclusione, infatti, sono stati chiesti dalla procura milanese per Wafa Koraichi, 24 anni, sorella di un marocchino che, stando alle risultanze delle indagini, sarebbe partito da Bulciago per arruolarsi con i tagliagole dell’Isis assieme alla moglie italiana e ai loro tre bambini.

6 febbraio 2017