Invia articolo Stampa articolo
Calolzio, 400 genitori “bocciano” il Comune

Calolziocorte (Calòls) - I genitori della Scuola per l'Infanzia di Foppenico rendono noto di aver raccolto oltre 400 firme raccolte per dire No al piano di riorganizzazione delle strutture scolastiche. Di seguito il documento che illustra la loro presa di posizione.

Nell'incontro pubblico organizzato dall'amministrazione comunale nella serata del 11 gennaio, è stata confermata la volontà di procedere con la chiusura della scuola dell'infanzia di Foppenico attraverso il blocco, sin dal prossimo anno, delle iscrizioni Nell'anno scolastico 2017/2018 rimarranno quindi solo due sole sezioni mentre i 14 bambini dell'ultimo anno verranno "trasferiti" alla scuola di via Lavello.

I bambini “primini” della scuola dell'infanzia si troveranno quindi ad interrompere il percorso formativo all'ultimo anno per essere spostati in un altro plesso senza alcuna garanzia di continuità dei principali punti di riferimento (insegnanti, compagni). Tutto ciò comporta una vera e propria discriminazione nei confronti di questi bambini che, come gli altri, hanno il diritto a completare il loro ciclo scolastico nella stessa scuola in cui hanno iniziato.

Chiudendo da un anno all'altro, si rompe un patto fiduciario (scuola - famiglie e comune), senza adeguate motivazioni valide e dati certi (come ad esempio i nuovi bambini fuori comune), mettendo in gravi difficoltà sopratutto i bambini e le loro famiglie. Bisogna infatti ricordare la specificità della scuola dell'infanzia, scuola non obbligatoria, così come la frequenza di bambini da tre a sei anni. Dagli anni ottanta è stata abolito il vincolo di bacini di utenza, per quanto concerne tutti gli ordini scolastici, potendo così le famiglie iscrivere liberamente i propri figli alla scuola che desiderano.

Nessuno può quindi trasferire una o più sezioni in toto, come è nelle intenzioni dell’amministrazione, poiché i genitori possono decidere il ritiro, l'iscrizione in una altra scuola pubblica o privata. Da ultimo rileviamo come il piano di riorganizzazione portato in Consiglio comunale AD ISCRIZIONI GIA' APERTE toglie serenità alla scuola pubblica, originando un clima di sfiducia nei genitori e di ansia professionale negli insegnanti con inevitabili ricadute sull'azione educativa e didattica.

I genitori non sono mai stai coinvolti in un percorso partecipativo e di coinvolgimento nelle scelte con gli amministratori e la direzione scolastica, estraniandoci di fatto da un piano di riorganizzazione che riguarda direttamente i nostri figli. Persino molti insegnanti non sono stati coinvolti. Avremmo voluto che tale piano fosse pensato per migliorare la qualità didattica ma appare evidente che è stato predisposto solo inseguendo un presunto (ma mai dimostrato) il risparmio economico.

Quando si tratta di scuola e di bambini le priorità dovrebbero essere altre. Bisognerebbe viceversa essere disposti ad investire e sopratutto evitare di far scaturire la guerra tra plessi scolastici. Tutti hanno il diritto ad una buona formazione e non si dovrebbe limitare la possibilità di scelta. Chi ha scelto la scuola di Foppenico non l'ha fatto certo per non attraversare una strada bensì ha scelto tra le diverse offerte formative quella che riteneva maggiormente adatta per i propri figli.

Noi genitori chiediamo all'Amministrazione Comunale di ritirare dall'ordine del giorno del Consiglio Comunale, fissato per il 18 gennaio, la proposta di delibera di riordino scolastico affinché lo stesso venga posticipato di un anno, con la contestuale apertura di un tavolo di confronto con varie figure di riferimento all’interno della scuola: pedagogisti, istituzioni, genitori e cittadini per poter trovare una soluzione condivisa da tutti e soprattutto per il bene degli alunni tutti, nessuno escluso.

Nei prossimi giorni consegneremo all'amministrazione le oltre 400 firme, raccolte dai genitori presso le scuole di Foppenico e Sala, di richiesta di rinvio del piano per almeno un anno. Come genitori della scuola dell'infanzia di Foppenico stiamo inoltre costituendo un comitato per la difesa della nostra scuola ciò al fine, qualora il provvedimento venisse approvato, di tutelare i diritti dei nostri figli presso il Tribunale Amministrativo Regionale nonché civile, avendo già accertato attraverso l'ausilio di un legale l'esistenza di tutti i presupposti giuridici per far dichiarare illegittima la delibera di approvazione del piano.

Ci auguriamo sinceramente di non dover arrivare a tanto e che il consiglio comunale ascolti la nostra istanza e consideri la nostra disponibilità a lavorare assieme su un vero piano di MIGLIORAMENTO del sistema scolastico di Calolziocorte.

I genitori della Scuola per l'Infanzia di Foppenico

17 gennaio 2016