Invia articolo Stampa articolo
Soccorso alpino, targa ricordo per i veterani

Lecco (Lècch) - Presso la sede della XIX Delegazione Lariana del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico lombardo (Cnsas) si è svolta una serata per ringraziare i volontari che per sopraggiunti limiti di età hanno terminato la loro opera nell’ambito dell’associazione.

TARGA RICORDO. Una targa a ricordo del lungo impegno profuso è stata consegnata a: Beretta Enrico, Carì Giuseppe, Porro Eugenio, Dell’Oro Guido, Raimondi Luigi.

I GIOVANI. Beretta Enrico, stazione del Triangolo Lariano, nella sua lunga appartenenza all’associazione ha ricoperto vari incarichi sia per la delegazione sia per il servizio regionale occupandosi, oltre alla normale attività di soccorso, della gestione degli automezzi e dei materiali tecnici riservando particolare attenzione ai giovani partecipando attivamente a varie iniziative finalizzate ad accrescere la conoscenza sulla sicurezza in montagna. A Consegnare la targa il past president regionale Barbisotti Danilo, che ci ha onorato della sua presenza, unitamente al capostazione del Triangolo Lariano Redaelli Alberto.

MEDICALIZZAZIONE. Carì Giuseppe, della stazione della Valsassina Valvarrone, residente a Cortenova è un medico molto noto in Valsassina, nel corso della sua attività nel soccorso alpino ha contribuito ad accrescere il concetto di medicalizzazione applicata nel contesto montano, profondo conoscitore del territorio, in particolare della Grigna Settentrionale, ha contribuito in modo determinante alla conduzione di numerose operazioni di soccorso. A consegnare la targa il capostazione della Valsassina Paruzzi Fabio.

ARTEFICE. Porro Eugenio, stazione del Lario Occidentale, ha alle spalle una lunga esperienza nell’ambito del soccorso in montagna, è stato uno degli artefici della crescita della Stazione del Lario occidentale nella quale ha ricoperto anche il ruolo di capostazione. A consegnare la targa il capostazione del Lario Occidentale Peschiera Lorenzo.

RUOLO TECNICO. Dell’Oro Guido, stazione del Triangolo Lariano, volontario sempre molto attivo, ha partecipato ad innumerevoli interventi di soccorso rivestendo un importante ruolo tecnico nell’ambito della stazione e della delegazione, assente alla serata la targa è stata consegnata al suo capostazione.

LA SQUADRA. Raimondi Luigi, stazione della Vasassina Valvarrone, ha contribuito alla creazione della squadra di Dervio, in sua assenza la targa è stata consegnata al suo capostazione. L’incontro si è svolto in un clima denso di commozione, festoso per certi aspetti ma nel contempo non senza una certa dose di malinconia per chi, raggiunti i termini di età, ha dovuto forzatamente accantonare la passione che per una vita lo ha visto partecipe in prima persona in un’attività dedicata ad aiutare chi, accumunato dalla stessa passione per la montagna, si è trovato in difficoltà.

LUNGA MILITANZA. «E’ difficile descrivere - spiega il delegato Gian Attilio Beltrami - cosa vuol dire essere volontari del soccorso alpino, certo è che dopo una lunga militanza nella quale si sono vissute situazioni faticose e difficili, rischiando la propria incolumità, ove si è stati costretti a volte a mettere in secondo piano interessi personali, famiglia e lavoro, è difficile accettare che tutto ciò finisca per una ragione legata all’età quando lo spirito e la passione sono ancora quelli di un tempo. A questi volontari il grazie della Delegazione e delle stazioni, un grazie che mi piace pensare sia rivolto loro da tutta la collettività ed in particolare dagli appassionati di montagna».

26 novembre 2016