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Tradizionalisti, papa Francesco legittima i confessori lefebvriani

Lecco (Lècch) - Papa Francesco riconosce come valide e lecite, anche al di là del periodo giubilare, le assoluzioni impartite dai sacerdoti della Fraternità san Pio X, congregazione religiosa tradizionalista fondata dall'arcivescovo Marcel Lefebvre. La notizia riguarda anche quei fedeli lecchesi che frequentano la chiesa della Fsspx nella vicina Seregno. I lefebvriani sono in conflitto col Vaticano su documenti conciliari ritenuti incompatibili con la tradizione cattolica.

LETTERA APOSTOLICA. La decisione di papa Francesco viene divulgata dalla Casa generalizia della Fsspx in un comunicato in cui si informa che «il 21 novembre 2016 la Santa Sede ha reso pubblica la Lettera apostolica di Papa Francesco Misericordia et misera del 20 novembre. Al paragrafo 12 di questo documento il Santo Padre estende al di là dell’Anno della Misericordia la facoltà di confessare accordata, il 1° settembre 2015, ai sacerdoti della Fraternità San Pio X».

IL BENE PASTORALE. Queste, infatti, le parole del Pontefice: «Nell’Anno del Giubileo avevo concesso ai fedeli che per diversi motivi frequentano le chiese officiate dai sacerdoti della Fraternità San Pio X di ricevere validamente e lecitamente l’assoluzione sacramentale dei loro peccati. Per il bene pastorale di questi fedeli, e confidando nella buona volontà dei loro sacerdoti perché si possa recuperare, con l’aiuto di Dio, la piena comunione nella Chiesa Cattolica, stabilisco per mia propria decisione di estendere questa facoltà oltre il periodo giubilare, fino a nuove disposizioni in proposito, perché a nessuno venga mai a mancare il segno sacramentale della riconciliazione attraverso il perdono della Chiesa».

ESEMPIO DI DEDIZIONE. La risposta della Fraternità sacerdotale san Pio X fu che «in occasione di questo anno di conversione, i sacerdoti della Fraternità San Pio X avranno a cuore di esercitare con una generosità rinnovata il loro ministero al confessionale, seguendo l’esempio di dedizione continua che il Santo Curato d’Ars ha dato a tutti i sacerdoti». Una dedizione che, ora, potrà proseguire in pieno accordo con la Santa Sede.

24 novembre 2016