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Colpo di pistola alla testa: ferita lecchese, in manette un albanese

Garlate - Spara, forse accidentalmente, un colpo di pistola alla testa della sua amica, una lecchese di 38 anni, e finisce in carcere a Pescarenico. Il drammatico ferimento è avvenuto all'alba di martedì in un appartamento di Garlate.

ARMA DA FUOCO. Verso le 3,30, carabinieri del Radiomobile di Merate e della stazione di Olginate sono intervenuti in un'abitazione dove i sanitari del 118 di Lecco stavano soccorrendo una persona che presentava una ferita da arma da fuoco al capo. Nell'appartamento, abitato da un albanese residente a Garlate, pregiudicato, i militari hanno rinvenuto e sequestrato l'arma che ha sparato: una scacciacani modificata, con all'interno del tamburo il bossolo del proiettile calibro 7,65 appena esploso. Trovate anche munizioni a salve e pezzi di ricambio utili al "fai da te" dell'improvvisato armaiolo.

DINAMICA E MOVENTE. L'appartamento è stato sequestrato, su disposizone del pm Del Grosso, mentre per l'albanese si sono aperte le porte del carcere. Ancora in corso gli accertamenti per stabilire movente e dinamica del ferimento e risalire alla provenienza dell'armamento sequestrato. Quanto alla donna ferita, una italiana residente a Lecco, si trova in prognosi riservata dopo l'intervento per la rimozione del proiettile che, fortunatamente, si è arrestato nella zona della fronte.

INTERROGATA DAI CC. Essendo migliorate le condizioni della ferita, i carabinieri hanno potuto interrogarla. Dal suo racconto risulta che l'albanese non avrebbe avuto alcuna intenzione di spararle. Il proiettile sarebbe partito accidentalmente dall'arma che l'immigrato le stava mostrando. Prosegueno le indagini dei militari anche per capire quale uso l'uomo, già noto alla giustizia, facesse di quella rivoltella.

Nella foto: un brigadiere mostra l'ogiva del proiettile estratta dalla testa della donna.

20 dicembre 2011 (Ultimo aggiornamento: 21 dicembre 2011)