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Poliziotto ferito, il Coisp: «Bande marocchine infestano la Brianza»

Lecco (Lècch) - «Ormai da anni, paesi dell'alta Brianza, in particolare quelli che affacciano sulla Ss 36, sono in mano a spregiudicate bande di nord africani che spacciano sia di giorno che di notte». Francesco Bruno, segretario lecchese del sindacato di Polizia Coisp, denuncia la situazione in cui è maturato il grave ferimento di un agente della Questura di Lecco, volontariamente investito e trascinato dall'auto di uno spacciatore extracomunitario.

SENZA SCRUPOLI. Bruno, nel condividere pienamente quanto espresso dal segretario generale Coisp Franco Maccari, sottolinea che la tragedia avvenuta a Mariano Comense, rientra nel quadro della presenza sul Lario di «uomini senza scrupoli, tutti clandestini e pluri pregiudicati che per sfuggire a qualsiasi controllo non esitano ad adottare comportamenti che mettono in pericolo la vita sia degli operatori di Polizia che di ignari cittadini».

ESSERI SPREGEVOLI. Molto spesso, ricorda il sindacalista, «gli organi di stampa locali raccontano d’inseguimenti e speronamenti posti in essere da questi esseri spregevoli nei confronti dei tutori dell'ordine». «Al collega - continua Francesco Bruno - vanno i nostri pensieri più affettuosi affinché riesca a superare la battaglia più difficile della sua vita. Ma le nostre critiche vanno soprattutto ai vertici del Ministero dell’Interno che solitamente predicano bene e razzolano male: questi signori devono purtroppo rendersi conto che la Brianza lecchese è terra di nessuno».

IL COMMISSARIATO. Infine, le richieste. «Da anni questa organizzazione sindacale - prosegue - si è schierata affinché venisse aperto un Commissariato di Ps in Brianza che, unitamente alle altre forze dell'ordine, potrebbe fornire una continua presenza ed un controllo maggiore del territorio. In questi anni tanti si sono riempiti la bocca, ma nessuno ha mai portato al termine questo progetto. Chiediamo, inoltre, che siano adottati al più presto dei protocolli operativi che consentano di tutelare gli agenti di Polizia sia fisicamente che giuridicamente allorquando operino in situazioni pericolose. Probabilmente il collega non sarebbe rimasto gravemente ferito se avesse avuto in dotazione quello spray urticante che oggi è in libera vendita per i cittadini, ma il cui uso non è consentito alle forze dell'ordine».

5 ottobre 2016