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Chi comanda dice che devono cadere i muri. Però a Lecco iniziano a venire giù i cavalcavia

Lecco (Lècch) - La verità di fede dogmaticamente impartita dai gran mogol della religione politicamente corretta e della politica religiosamente corrotta impone l'universale caduta dei muri, ovvero l'informe stemperamento di razze, sessi e divinità nell'ipermercato globale delle menti e dei portafogli.

Un lifting sociale a costi da svenamento, sostenuti da chi non ne avvertiva alcuna necessità. Carità sconvolta che impoverisce nella mente, nello spirito e nei beni le vittime delle ruspe buoniste, quelle concretamente in campo nell'azione demolitrice di popoli, civiltà e sostanze.

«Prima charitas incipit a se ipso», la carità cristiana comincia da sè stessi, insegnava la dottrina cattolica d'altri tempi. Che vuol dire che la carità è certamente un dovere, ma per essere bene ordinata non può sconfinare nel masochismo. Oggi sembra che la carità, per essere ritenuta cristiana, debba nuocere a chi la esercita e alla sua società, altrimenti non vale. Così che, mentre si abbattono virtuali muri divisori impiegando ogni premura nei confronti degli estranei, nel Lecchese crollano i cavalcavia per mancata sollecitudine verso i locali.

Giulio Ferrari

3 novembre 2016