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«La nuova disciplina dei contratti pubblici fa paura agli enti locali»

Varenna (Varena) - Concluso a Villa Monastero il 62° convegno di Studi Amministrativi sul tema "L’Italia che cambia: dalla riforma dei contratti pubblici alla riforma della pubblica amministrazione". Nelle giornate del simposio sono intervenuti anche il presidente lombardo Roberto Maroni e il vice ministro dell’Economia Enrico Morando. Ma è l'intervento del presidente della Provincia di Lecco, Flavio Polano, che fa discutere.

ULTIMA GIORNATA. Nell'ultima giornata, il presidente aggiunto del Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi, ha presieduto la quarta e conclusiva sessione del Convegno, dedicata a "Amministrazione, giudice, riforme amministrative".

LA TAVOLA ROTONDA. Al centro, una tavola rotonda moderata da Barbara Carfagna, giornalista e conduttrice del Tg1, con la partecipazione di Giovanni Legnini, vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Guido Corso, professore straordinario di Diritto amministrativo Università europea di Roma, Matteo Del Fante, amministratore delegato di Terna, Stefano Micossi, direttore generale di Assonime, Ida Angela Nicotra, componente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Giorgio Pagliari, componente della commissione Bicamerale per la semplificazione, Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia e di A2a.

L'ATTACCO. Nel suo intervento, Polano ha attaccato la nuova disciplina dei contratti pubblici che «rischia di ingessare la pubblica amministrazione». «Chi si trova a che fare con gare e appalti pubblici - ha detto Polano -, trova norme e regole di difficile interpretazione, a volte in sovrapposizione, a volte di complicata applicazione per chi vuole rispettarle. Amministratori e classe dirigente, anche e soprattutto quella degli enti locali, spesso sono frenati nella loro attività dal timore che l’agire quotidiano possa finire sotto la lente di ingrandimento delle varie autority, o delle autorità di controllo amministrativo-contabile o peggio ancora dell’autorità giudiziaria. Questa è l’aria che si respira, purtroppo, nei territori».

Nella foto: l'ultima giornata del convegno.

24 settembre 2016