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Sanità, il Ddl Gelli è una vergogna: medici ignoranti senza più colpa

Lecco (Lècch) - E' in atto una vera vergogna per difendere i medici che sbagliano (causando la morte o gravi danni al paziente) dalle conseguenze giudiziarie dei loro errori di "imperizia", leggi ignoranza e incapacità. Si tratta della norma contenuta nel disegno di legge Gelli che il governo Renzi sta mandando in porto.

Tale legge prospetta che l’operatore sanitario sia esentato da responsabilità penale per i reati compiuti nel corso del suo lavoro quando seguendo le linee guida compie colpe dovute a imperizia e non quindi negligenza. Insomma, se un medico è negligente, cioè non ha fatto tutto quello che doveva fare, viene mandato a processo; se un altro ha fatto quello che doveva fare ma lo ha fatto male perché è un incapace o uno stupido, allora non può essere perseguito. I medici ignoranti, insomma, non avranno più colpe. A dispetto anche dei tanti sanitari che, invece, conoscono bene il loro mestiere.

Una vera assurdità, perché così si permette che, in ambito sanitario, restino a fare danni degli inetti che hanno superato gli esami di medicina in qualche modo e lo dimostrano con la loro "imperizia". Vorrei solo ricordare che gli errori sanitari sono tra le prime cause di mortalità in Italia, a livello di incidenti stradali. In un recente convegno nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), promosso su questo tema all’Istituto dei Tumori di Milano, gli esperti hanno quantificato in 90 decessi al giorno il numero dei morti causati dagli errori dei medici o cattiva organizzazione, e in almeno 320 mila le persone gravemente danneggiate da questi errori, con costi pari all’1% del Pil, cioè 10 miliardi di euro l’anno. Possibile che in democrazia chi sbaglia, se appartiene a una lobby ben rappresentata in parlamento, non debba pagare mai?

U. P.

13 luglio 2016