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Valmadrera, prete “scomunica” i cristiani critici sull'immigrazione
Valmadrera (La Val) - Don Brambilla al centro di nuove polemiche per le sue idee: l'ultimo exploit del nuovo parroco di Valmadrera è avvenuto dopo la processione del Corpus Domini, nella chiesa parrocchiale. In quella circostanza, rende noto l'associazione Christi Fideles, il prete ha lanciato violenti strali sui cristiani "prudenti" verso gli stranieri.
COMPIACIUTO. Don Adelio Brambilla, in sostanza, ha affermato che chi, tra i cristiani presenti, nutrisse riserve nei confronti dei migranti non dovrebbe neppure stare in chiesa. Ha poi aggiunto che oltre 100 milioni di stranieri premono per entrare in Europa e che nessuno potrà fermarli.
LA DOTTRINA. «La dottrina cattolica - osserva però Christi Fideles - ha sempre insegnato che la carità non può avvenire a discapito del bene di chi la esercita e della religione, che è il bene supremo, in quanto rappresenta la salvezza delle anime. Quindi, per un vero cristiano, una invasione che comporta minacce all'ordinata convivenza, alle fondamenta di una società cattolica, alla sopravvivenza stessa della Chiesa non va per nulla favorita bensì contrastata».
IL CARDINALE. E ancora, prosegue l'associazione di fedeli lecchesi: «Il compianto arcivescovo di Bologna e grande teologo, cardinale Giacomo Biffi, aveva ammonito che "l'Italia non è una landa deserta o semidisabitata, senza storia, senza tradizioni vive e vitali, senza una inconfondibile fisionomia culturale e spirituale, da popolare indiscriminatamente, come se non ci fosse un patrimonio tipico di umanesimo e di civiltà che non deve andare perduto".»
LE RISERVE. Per poi concludere: «Riserve, dunque, più che opportune quelle dei cattolici rispetto ad una immigrazione massiva che rischia di cancellare tutto ciò che la Chiesa e i nostri padri hanno difeso, anche a prezzo del sangue, per oltre duemila anni. A questo punto viene da chiedersi chi sia davvero "fuori posto" in chiesa: i cristiani prudenti o don Adelio Brambilla?».
8 giugno 2016