Invia articolo Stampa articolo
Lecco, lunedì sciopero e presidio contro la manovra “sbanca Italia”

Lecco - Tutte le forze sindacali (da Cgil, Cisl e Uil, al Sin.pa, all'Ugl) scendono in campo contro le misure del Governo. La protesta delle organizzazioni dei lavoratori si concretizza con uno sciopero di tre ore nella giornata di lunedì e, nel capoluogo, con un presidio in piazza XX Settembre a partire dalle ore 15.

PESANTE E INIQUA. La manifestazione lecchese è organizzata da Cgil, Cisl e Uil provinciali e prevede l'intervento dei segretari delle tre sigle sindacali: Wolfango Pirelli, Valerio Colleoni, Giacomo Arrigoni. "La manovra del Governo è pesante e iniqua - spiegano gli organizzatori dell'iniziativa -, in particolare su alcuni temi come le pensioni. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto unitariamente alle Camere un impegno per introdurre alcune significative modifiche. La manovra va emendata nel senso di una maggior equità". Al presidio aderisce, seppure "idealmente", Lucia Codurelli. Lunedì - afferma la parlamentare lecchese del Pd - non potrò essere in piazza a Lecco perché a Roma impegnata proprio sulla manovra e anche per la Rsi. Ci sarò idealmente a sostenere lo sciopero indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Usil e per rivendicare una manovra più equa".

QUANTO DI PEGGIO. In sciopero anche il Sindacato Padano che invita all'astensione dal lavoro nelle ultime tre ore del proprio turno di lunedì o secondo le modalità decise a livello aziendale. "La manovra Monti - sostiene il Sin.pa - è quanto di peggio ci si potesse aspettare. Tasse, interventi a carico dei lavoratori dipendenti, attacco al sistema pensionistico con un particolare accanimento contro le pensioni di anzianità che come noto sono quasi tutte al Nord". Una questione particolarmente sentita, questa, per il sindacato vicino alla Lega, considerato che le pensioni di anzianità di servizio sono concentrate soprattutto (circa il 65%) nel suo bacino territoriale di riferimento, a differenza di altre aree del paese dove il lavoro comincia in età più avanzata o avviene in maniera discontinua, e dove prevalgono le pensioni di vecchiaia oppure quelle di dubbia invalidità.

ANSIA E PREOCCUPAZIONE. Allo sciopero di lunedì aderisce anche l’Ugl, il sindaco erede della Cisnal missina: “Insieme alle altre Confederazioni - si legge in una nota dell'Unione generale del lavoro - chiediamo al governo di aprire un confronto con noi per introdurre nella manovra quegli elementi di equità che ad oggi mancano e che stanno creando ansia e preoccupazione sul futuro alle persone che rappresentiamo”. Anche i giornalisti del Corriere di Lecco aderiscono allo sciopero contro la manovra "sbanca Italia" del governo Monti. Pertanto nella prima metà del pomeriggio di lunedì il nostro quotidiano non verrà aggiornato.

10 dicembre 2011