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Tentata estorsione: fermato un albanese

Lecco (Lècch) - Il tentativo di estorsione nei confronti di un imprenditore lecchese del settore della ristorazione si è concluso con il fermo del malvivente, C.E., classe 1975, un pluripregiudicato albanese definito dalla Questura di Lecco «soggetto di comprovata pericolosità».

SQUADRA MOBILE. Il ristoratore, dopo essere stato ripetutamente minacciato, si è recato negli uffici della Squadra Mobile. Alla Questura di Lecco la denuncia è stata presa molto sul serio, dopo aver appurato il curriculum criminale dell'estorsore.

PERICOLOSO. Infatti, C.E. viene considerato «soggetto di comprovata pericolosità», protagonista di numerose indagini che lo vedono anche coinvolto in una sparatoria nel Comasco per un regolamento di conti. In aprile, l'albanese era stato scarcerato dal penitenziario di Voghera, dove ha scontato un pena per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.

SULLA BANCHINA. Dopo la denuncia dell'imprenditore lecchese, gli investigatori si sono lanciati sulle sue tracce venendo a conoscenza che lo straniero era in procinto di lasciare il territorio nazionale attraverso la frontiera marittima di Ancona. Gli uomini della Questura, assieme alla Polizia di Frotniera, hanno beccato il fuggitivo sulla banchina del porto marchigiano mentre era in attesa di imbarcarsi sotto falso nome.

STAMPO MAFIOSO. Attualmente, C.E. è in attesa di giudizio per una condanna emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, con oltre 13 anni di reclusione da scontare per reati associativi di stampo mafioso.

11 maggio 2016