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Buona scuola del Pd: dopo Lecco anche Calolzio è in rottamazione

Calolziocorte (Calòls) - Mentre infuria la protesta dei genitori a Lecco, contro la rottamazione scolastica dei rioni sotto la giunta del piddino Virginio Brivio, si accende la rivolta delle famiglie di Rossino, frazione collinare di Calolzio minacciata dalla chiusura della scuola primaria, sotto la giunta anch'essa Pd di Cesare Valsecchi. E i genitori bussano alla porta del prefetto.

PROTESTA. Sono scese in strada le famiglie di Rossino, inalberando cartelli di protesta contro la minacciata chiusura della loro scuola. Il Comitato Genitori della primaria chiede di essere ricevuto dal prefetto Liliana Baccari.

PROFONDA SFIDUCIA. In una lettera inviata al prefetto, e per conoscenza al governatore della Lombardia Roberto Maroni oltre che al senatore Paolo Arrigoni nonchè al sindaco di Calolziocorte Cesare Valsecchi, i genitori parlano di «profonda sfiducia nelle istituzioni», mentre si cita, invece, la giusta considerazione in cui è tenuta la scuola a livello regionale, con la partecipazione dell'istituto scolastico «a Expo 2015 come espositore di un proprio progetto».

SENZA GARANZIE. A «non dare garanzie sul futuro della scuola», accusano i genitori, è l'amministrazione comunale piddina: peggio, «l'assessore all'Istruzione Deflumeri - si legge nella lettera al prefetto -, durante una riunione coi genitori, presentò addirittura la proposta di chiusura della scuola, senza neanche tentare di elaborare una proposta di salvataggio, disincentivando di fatto le preiscrizioni».

PRONTI A TUTTO. Ne è seguita un'altalena di voltafaccia e rassicurazioni da parte dell'amministrazione di Cesare Valsecchi ha esasperato i genitori, e l'accusa a strutture scolastiche amministrative di considerare «unicamente come numeri» i piccoli scolari. Ecco la battagliera e coraggiosa conclusione del Comitato: «Il futuro di una comunità non può essere deciso da un'amministrazione contro la volontà della comunità stessa. Noi non ci stiamo e siamo pronti a tutto pur di mantenere viva la nostra scuola e la nostra comunità».

Nella foto-galleria: immagini della protesta.

5 aprile 2016