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Il Mgp Lecco lancia l'hastag iononhopaura

Lecco (Lècch) - L'orrenda carneficina di cristiani (soprattutto bambini le vittime) perpetrata a Pasqua nel nome di Allah suscita la reazione del Mgp lecchese con la campagna "iononhopaura". Sono 72 le vittime e 320 i feriti nell'attentato suicida che ha seminato morte e dolore in un parco di Lahore, nel Pakistan, dove erano riunite molte famiglie per celebrare la festività pasquale.

FEROCIA. «Attentati frutto dell’odio verso le radici cristiane»: così Federico Zaffarano, commissario provinciale del Movimento giovani padani Lecco definisce le stragi compiute nel periodo pasquale, sottolineando la ferocia di chi colpisce innocenti bambini «come se non bastasse aver visto in Belgio bombe modificate con l’aggiunta di chiodi ed  altro per rendere, se possibile, ancor più atroci questi attentati».

STORIA LOMBARDA. «Noi Giovani padani di Lecco - continua Zaffarano - abbiamo voluto, con un gesto simbolico, chiarire a queste persone che non ci arrenderemo, che non abbiamo e avremo paura perché noi siamo l’ultimo baluardo a difesa della nostra identità cristiana con una storia lombarda più che bimillenaria. Per quanto la pubblicazione delle foto con l’hashtag #iononhopaura possa sembrare una piccolezza nei confronti di atti così crudi per noi è un importante inviare un messaggio a dimostrazione che non saranno questi ultimi a farci cambiare idea, ma che anzi ci danno vigore nel proseguire in ciò che facciamo».

USI E COSTUMI. «Purtroppo questi fatti, presenti non solo in Europa ma anche in tutto il mondo - aggiunge il commissario del Mgp -, fanno capire come l’integrazione tanto voluta da sinistra e Comunità Europea non può funzionare perché imposta da interessi economici che vanno ben oltre il Vecchio Continente e che creano solo tensione sociale; l’integrazione può avvenire solamente se chi arriva da altri paesi ha i documenti regolari, se è cosciente del fatto che nel paese che lo ospiterà sono presenti usi e costumi diversi dal proprio, che ci sono leggi differenti e che i diritti non si ricevono gratuitamente ma bisogna avviare un percorso, lungo ma non di certo impossibile; se invece cosi non si fa l’unico risultato che si otterrà sarà quello della disintegrazione».

CELTICA E CRISTIANA. Noi - conclude Zaffarano - abbiamo una grossa fortuna, la Lombardia ha una storia che precede l’Impero Romano, abbiamo una cultura che si è fusa tra quella celtica e cristiana: non sviliamo questo che è un pregio». Una eredità che, secondo il responsabile dei Giovani padani, occorre conoscere meglio per poterla trasmettere, salvando così i popoli dall'opprimente prospettiva di un mondo standardizzato e multiculturale.

Nella foto: immagini della campagna #iononhopaura

28 marzo 2016