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Scuole, Lega: «Il Pd combina solo danni»

Lecco (Lècch) - «Un sindaco e un assessore all’istruzione che permettono o programmano la chiusura di una scuola di quartiere, montana o collinare, dovrebbero dimettersi per incapacità». Con queste parole Flavio Nogara, segretario provinciale del Carroccio lecchese, entra nelle vicende delle scuola del rione di Chiuso e della frazione calolziese di Rossino.

PRESA IN GIRO. «Il sindaco Brivio - attacca Nogara - afferma di apprezzare la nascita di comitati che si mettono in gioco per la difesa delle scuole e dei propri territori... ma chi pensa di prendere in giro? Se lui e la sua giunta lavorassero bene non ci sarebbe bisogno di tutto questo. La gente la sera e nel tempo libero se ne starebbe a casa tranquilla e rilassata con i propri figli, invece per l’incapacità dei propri amministratori si vede costretta a scendere in piazza, “invadere” i consigli comunali, programmare assemblee».

DIRITTI CALPESTATI. «La sinistra - aggiunge - qualsiasi tasto tocchi sulla scuola fa danni, sarebbe molto meglio non facesse nulla! Con la “Buona scuola”, che di buono ha solo il nome, ci troviamo concorsi assurdi e maestri in piazza, diritti e conquiste degli insegnanti calpestati… Ma i nostri figli non contano, contano solo i numeri, il nostro futuro, il futuro dei nostri territori sembra non conti più nulla per gli amministratori di oggi».

IL RESIDUO FISCALE. «Come si fa a ragionare in questo modo - si chiede Nogara - quando sappiamo che la Regione Lombardia ha un residuo fiscale (differenza tra le entrate complessive regionalizzate inviate a Roma e quanto ritorna sul territorio) di 54 miliardi di euro! Con questo residuo fiscale e per salvare il nostro territorio dallo spopolamento che causerebbe degrado, problemi di sicurezza, sociali, ambientali, ecc. fossi sindaco, assessore, dirigente, provveditore, chiederei con forza e pretenderei non una, ma mille deroghe».

SCELTA POLITICA. «Un apparente risparmio economico odierno derivante dal taglio di una classe o di una scuola nasconde enormi spese future per ripristinare sicurezza e qualità della vita nei territori che si spopoleranno e resteranno abbandonati. E il compito di un buon amministratore dovrebbe essere quello di programmare il futuro, non amministrare basandosi su dei semplici numeri di oggi. Gli amministratori - conclude l'esponente leghista - siano onesti e abbiano il coraggio di dire chiaramente che la chiusura o l’apertura di una scuola dipende solamente da una scelta politica, dalla valutazione delle priorità che ha un’amministrazione».

Nella foto: la scuola "a rischio" Torri Tarelli.

27 aprile 2016