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Manovra sbanca-Italia: proteste anche a Lecco

Lecco - Non piace ai lavoratori e ai pensionati lecchesi l'attacco del governo Monti al già malridotto potere d'acquisto dei cittadini: nel pomeriggio di mercoledì, in centinaia hanno manifestato nel capoluogo contro la manovra "sbanca Italia" annunciata dall'esecutivo.

LAVORATORI PENALIZZATI. Gli organizzatori della protesta, le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, hanno dato appuntamento per le 17,30 davanti alla Prefettura a chi intendeva contestare una "manovra iniqua che - affermano i sindacalisti - penalizza lavoratori e pensionati e solo minimamente i grandi patrimoni". La risposta popolare non è mancata, con una considerevole partecipazione alla manifestazione.

TUTTO SULLA CASA. I rappresentanti dei sindacati hanno attaccato l'operato del governo tecnico lanciando una serie contestazioni alle scelte manovra: "I sacrifici sono solo a carico di lavoratori e pensionati, serve una tassazione seria sui grandi patrimoni mobiliari e immobiliari; non si può caricare tutto sulla prima casa, serve una patrimoniale vera; le pensioni retributive non possono scomparire senza gradualità, non si può far sparire l'accesso alla pensione e tagliare l'importo della pensione a chi ha lavorato una vita; i pensionati chiedono di vivere di pensione e non di carità: non si può bloccare la rivalutazione dlle pensioni; i giovani chiedono lavoro e pensioni certi agevolando l'accesso alla previdenza complementare".

LEZIONE DI ECONOMIA. Il sindacato ha anche contestato al nuovo governo l'attitudine a non trattare con i rappresentanti di lavoratori. Quindi, da via Besonda, una piccola lezione di economia al professor Monti: "I consumi crescono se crescono salari e pensioni".

8 dicembre 2011