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«A Lecco la “buona scuola” chiude scuole»

Lecco (Lècch) - Anche sulla scuola il piddino Virginio Brivio smentisce sè stesso: mentre il sindaco di Lecco afferma che sulla chiusura delle scuole «nessuna scelta viene ancora presa», il suo assessore impugna la mannaia contro le prime classi dei rioni. Lo rileva Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Lecco.

AL FIANCO. Il partito di destra si proclama «al fianco delle famiglie che protestano per il mantenimento della “loro scuola” nel loro rione». E Alessandra Rota, responsabile delle Politiche educative di Fdi, punta il dito contro la sedicente "buona scuola".

CAMPANELLO. «Non permettere l'avvio di una prima classe in forse quattro rioni della città è un serio campanello d'allarme delle reali conseguenze introdotte dalla riforma cosiddetta "Buona scuola" del governo di sinistra Renzi», afferma Rota. «Si rischia infatti - prosegue - di scatenare poco alla volta un processo di allontanamento da parte dei cittadini nei confronti del proprio rione, non vedendolo più come punto di riferimento per i servizi essenziali per la sua comunità».

PROBLEMATICI. «Il primo a parlare di necessari cambiamenti straordinari e problematici - aggiunge l'esponente di Fdi - è stato lo stesso assessore all'Istruzione, Salvatore Rizzolino: "Criticità in ordine alla possibilità della sostenibilità economica di così tanti plessi, a volte non più del tutto adeguati allo sviluppo di una didattica moderna e sempre più bisognosi di costante manutenzione" è testualmente riportato nell'introduzione al piano per il diritto allo studio 2015-2016».

SMENTITO. «Quanto invece affermato dal sindaco Brivio in una recente intervista - continua - , ossia che "nessuna scelta è stata ancora presa", è smentito dall’evidenza che in realtà la scelta è stata fatta e la si sta portato avanti. Lo stesso Brivio prosegue l'intervista prospettando la necessità di una razionalizzazione "per poter investire su strutture e scuole di qualità". Ma razionalizzazione cosa significa? Tagli?».

INCAPACITA'. E Fdi sottolinea l'incapacità di progettazione della giunta piddina lecchese. «Se si è arrivati ad una situazione di critica sostenibilità economica, evidentemente nello scorso mandato l’amministrazione comunale non è stata capace di attuare in tempo politiche di interventi in ambito scolastico. Invitiamo quindi il sindaco Brivio – conclude Alessandra Rota -, l’assessore Rizzolino e il provveditore agli studi, Volontè, a rivedere le proprie posizioni e ad andare incontro alle richieste e alle scelte delle famiglie».

19 marzo 2016