Invia articolo Stampa articolo
Profughi “mostrati” agli scolari. Nogara: «Genitori all'oscuro»

Lecco (Lècch) - Polemica sulla "accoglienza scolastica" organizzata per i profughi in una scuola elementare di Lecco. Flavio Nogara, segretario provinciale della Lega Nord lecchese, chiede lumi al dirigente dell'Ufficio Scolastico, Luca Volontè, sottolineando gli aspetti critici di una iniziativa che giudica rischiosa e inopportuna. Di seguito la lettera.

IL CALORE. «Le scrivo - esordisce Nogara - la presente in seguito ad una segnalazione ricevuta, reativamente al fatto che nella scuola Primaria di Acquate (LC), si sta svolgendo, in orario scolastico, un progetto denominato “Il calore dell'accoglienza”, durante il quale un’associazione denominata Mir Sada, porta la propria versione della complessa tematica dell’immigrazione, coinvolgendo e portando all’interno della scuola stessa degli immigrati che si trovano "ospitati" al Campo di accoglienza del Bione».

DELICATEZZA. «Mi chiedo innanzitutto - prosegue - se questo progetto sia stato inserito nel Pof. Vista inoltre la delicatezza della tematica, le cui modalità di trattazione risultano fondamentali per una corretta, veritiera e adeguata comprensione del fenomeno da parte di un bambino di quest'età, mi chiedo le motivazioni e quali procedure il Plesso scolastico abbia adottato per individuare questa specifica associazione per la trattazione di questo argomento».

MALATTIE. «Quali qualifiche e competenze - aggiunge Nogara - hanno i soggetti che espongono questi temi e si interfacciano con dei bambini fragili e vulnerabili, quali sono dei bambini che frequentano una scuola primaria? Qual è il programma dettagliato che viene affrontato con i bambini e da chi è stato approvato e condiviso? Visto che i genitori che ci hanno segnalato la problematica non hanno mai visto un programma e non hanno mai acconsentito a questo progetto, tantomeno che i propri figli vengano in contatto con queste persone, generando oltre che problematiche in merito alla sicurezza, problematiche di tipo sanitario, essendoci già stati nella nostra provincia, ed anche proprio al Bione, dei casi di immigrati colpiti da malattie che da noi erano ormai debellate da decenni».

I CONTRIBUTI. «All'interno di questo progetto - prosegue l'esponente del Carroccio - ci hanno infine segnalato che sono stati richiesti contributi volontari alle famiglie da destinare al pagamento del riscaldamento alla parrocchia di Pescarenico che ha messo a disposizione dei locali per permettere a questa associazione e volontari di tenere delle lezioni di italiano agli immigrati, chi non ha per motivi propri voluto offrire un contributo, ci risulta non abbia potuto avere la foto di gruppo del proprio figlio con i propri compagni di classe...»

LA CONDIVISIONE. «Chiedo cortesemente - conclude Flavio Nogara - una verifica di quanto sta avvenendo in questo Plesso scolastico come da segnalazioni pervenuteci. Con tutto il rispetto per l'autonomia scolastica, che mi vede fervido sostenitore, ritengo altresì fondamentale che talune scelte debbano essere adottate con la totale condivisione da parte dei genitori oltre che dai docenti».

Nella foto: Flavio Nogara.

27 gennaio 2016