Invia articolo Stampa articolo
Il Pd vuole i Comuni fusi, Nava si oppone

Milano (Milàn) - Gian Mario Fragomeli, deputato piddino lecchese, è tra i firmatari di una proposta di legge che prevede la soppressione di tutti i Comuni sotto i 5.000 abitanti, con la relativa estirpazione della loro storia e peculiarità. Prospettiva a cui si oppone Daniele Nava, sottosegretario agli Enti locali della Regione Lombardia.

DAL BASSO. «Come ho più volte dichiarato - spiega Nava - sono favorevole a processi di aggregazione che garantiscano efficienza, risparmi e una migliore qualità dei servizi, ma un percorso di questo genere deve partire dal basso e non essere imposto per legge da Roma».

INADEGUATO. Daniele Nava motiva le ragioni della sua contrarietà. «Un modello di fusione che può funzionare in un territorio di pianura, come Cremona o Mantova, può non essere adeguato a un territorio montano come le valli bergamasche o quelle lecchesi. Inoltre, una prospettiva come quella indicata dalla proposta di legge - sottolinea il sottosegretario - non tiene conto della specificità del territorio lombardo, dove più di due terzi dei Comuni è sotto i 5.000 abitanti. Se venisse approvata una norma del genere, l'intero sistema istituzionale lombardo verrebbe stravolto».

RAZIONALIZZAZIONE. Intanto la Regione Lombardia continua a favorire processi aggregativi in grado di produrre risparmi reali e razionalizzazione dei costi, attraverso il confronto e la condivisione con il sistema delle autonomie. «E' questo il metodo giusto, grazie al quale, dal 2011, oltre trenta Comuni hanno già completato il percorso di fusione», conclude Nava.

 

18 febbraio 2016