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Bordonali: «In Lombardia 13mila asilanti: un'invasione silenziosa»

L'INVASIONE SILENZIOSA. Lecco - «In Lombardia è in atto una vera e propria invasione silenziosa, nel disinteresse totale del Governo italiano». Così l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali commenta i dati del Viminale in merito al problema dell'immigrazione, aggiornati al 10 febbraio 2016. Anche il Lecchese, oltre al massiccio afflusso di immigrati, subisce una ondata di sedicenti profughi.

CLANDESTINI. «I numeri sono agghiaccianti - aggiunge Bordonali - e dicono che nella nostra regione sono presenti ben 13.062 richiedenti asilo. Secondo i dati forniti dal Viminale, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di clandestini e solamente 5 su 100 sono rifugiati politici. Nonostante ciò, i costi dell'accoglienza raggiungono spese folli».

MANTENUTI. «Il Governo italiano spende ben 166 milioni di euro all'anno per mantenere queste 13.000 persone presenti in Lombardia, tra l'altro in costante aumento, nonostante i riflettori sul problema dell'immigrazione si siano spenti. La nostra regione è la più massacrata, quella che è costretta dal Governo ad accogliere più richiedenti asilo. Abbiamo addirittura superato la Sicilia in questa triste classifica».

DALL'AFRICA. «Nel 2015 in Italia sono arrivate 153.842 persone - aggiunge l'assessore -. Tra queste, solo 21.434 donne e 16.478 minori. Non è difficile capire che i restanti 115.930 uomini non scappano da alcuna guerra, a meno che non lascino donne e bambini a combattere. Anche la provenienza di queste persone testimonia come si tratti esclusivamente di immigrazione economica».

LO ZIMBELLO. «Ricordiamo al Governo che gli immigrati economici - conclude Bordonali - sono di fatto clandestini e che andrebbero espulsi a norma di legge. L'Italia continua a essere lo zimbello d'Europa, avendo rimpatriato solo 14.000 clandestini sui 150.000 immigrati sbarcati nel 2015».

12 febbraio 2016