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Choc a Lecco: per mons. Cecchin l'Allah del Corano è il «Dio vero»

Lecco (Lècch) - «Chi nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa il Figlio possiede anche il Padre» (1 Giov., 2, 23) insegna la fede cristiana. E, nei secoli, la Chiesa ha condannato l'islam come falsità. Non la pensa così mons. Franco Cecchin che, davanti a 300 lecchesi riuniti in municipio contro la barbarie islamica di Parigi, ha proclamato: «Uniamoci ai fratelli mussulmani che credono nel Dio vero».

IMAM. Macché Padre, Figlio e Spirito santo, cioè il Dio cristiano della Santissima Trinità: i "fratelli" (in Maometto?) mussulmani hanno il vero Dio. Parole che non giungono da un imam, ma dal prevosto della Basilica di Lecco. L'affermazione, pronunciata Domenica nel cortile del Comune davanti al sindaco Virginio Brivio, consiglieri ed autorità, e riportata da alcuni media, ha choccato non pochi cristiani.

MISCREDENTI. La frase, completa, suona così: «Condanniamo il male ma, al tempo stesso, uniamoci ai fratelli musulmani che credono nel Dio vero per isolare chi vive la dimensione della fede in una realtà sacrilega». Dunque, se, secondo il prevosto, i maomettani credono nel "Dio vero", i cristiani credono in un Dio falso, come sentenzia chiaramente il Corano, libro sacro dell'islam: «Maledica Allah i miscredenti (sura 2,89). Sono certamente miscredenti quelli che dicono: Dio è il Messia figlio di Maria (Sura 5,17). Di fronte ad Allah non ci sono bestie peggiori dei miscredenti (Sura 8,55)».

SPARGIMENTO. Ma più choccante è la legittimazione come "divino" di un verbo che, da quando è stato divulgato, semina odio e morte contro gli "associatori", cioè coloro che credono che Cristo sia Dio, col Padre e il Figlio nella Santissima Trinità. Sentiamo ancora il Corano di Maometto: «Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le catene dei prigionieri (Sura 47,4)».

ASSOCIATORI. E ancora, dice il profeta del "vero Dio": «Vorrebbero che foste miscredenti come lo sono loro e allora sareste tutti uguali. Non sceglietevi amici tra loro, finchè non emigrano alla causa di Allah. Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli e uccideteli ovunque li troviate (Sura 4,89). Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori (ndr: poichè credenti in un Dio uno e trino i cristiani vengono considerati mušrikun, "associatori") ovunque li incontriate: catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l'orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso (Sura 9,5)». E, per qualcuno, è «Dio vero».

16 novembre 2015