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Varenna, la “Clemenza di Tito” ritorna all'antico splendore

Varenna (Varena) - Conclusi i restauri del gruppo scultoreo della Clemenza di Tito (foto), opera di Giovan Battista Comolli, uno dei "tesori" del giardino di Villa Monastero a Varenna. L'opera era stata danneggiata a settembre da un grosso ramo caduto da una pianta: l'intervento ha avuto conclusione con l’inserimento di testa e braccio e con le relative stuccature.

SOPRALLUOGO. Restauro eseguito, si attende il sopralluogo della Soprintendenza, in programma nei prossimi giorni, per la certificazione del lavoro svolto. Ora le statue che compongono il gruppo scultoreo verranno adeguatamente ricoperte con materiale idoneo per evitare i depositi di muffe, resine ed elementi nocivi: la protezione verrà rimossa alla riapertura del Giardino della Villa il prossimo 1 marzo.

STATO FITOSANITARIO. La Provincia di Lecco, di concerto con le competenti Soprintendenze, sta inoltre progettando un intervento che consentirà di mettere al riparo l’intero gruppo scultoreo nel caso di eventuali altre cadute di rami delle piante sovrastanti. Infine, Villa Locatelli sta procedendo alla verifica dello stato fitosanitario delle piante, con il supporto della Fondazione Minoprio, che in passato ha curato anche la mappatura delle piante dell’intero Giardino Botanico.

TUTTO IL POSSIBILE. «Abbiamo fatto tutto il possibile - commentano il presidente della Provincia di Lecco Flavio Polano e il consigliere provinciale delegato ai Lavori pubblici Rocco Cardamone - per rispettare la tempistica del progetto di recupero, che ha richiesto, oltre al reperimento delle risorse necessarie, anche una serie di sopralluoghi per la valutazione del danno, la definizione delle procedure e delle modalità dell’intervento, insieme alla Soprintendenza, alla restauratrice, al Curatore e Conservatore della Casa Museo».

I CONGIURATI. Il monumento, che costituisce l’ultima opera realizzata dallo scultore poco prima della morte (1830), è collocato nel giardino vicino all’ingresso della Villa e descrive l’atto di clemenza dell’imperatore romano Tito nei confronti di Sesto e Vitellia, che avevano congiurato contro di lui. Il soggetto, ispirato dal poeta Vincenzo Monti e tratto da Metastasio, fu musicato da Mozart nel 1791 in occasione dell’incoronazione di Leopoldo II re di Boemia e giunse a Villa Monastero grazie al tedesco Walter Kees (1864-1906), uno degli ultimi proprietari di questa dimora lariana.

9 dicembre 2015