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Cittadinanze patacca: proposta del Mgp

Lecco (Lècch) - Le cittadinanze patacca, senza alcun valore legale, regalate dal Comune di Lecco ai figli di stranieri in nome di demagogia mondialista e strumentalizzazione politica, suscitano la ferma opposizione del Movimento giovani padani. Il Mgp chiede, invece, che la cittadinanza onoraria sia conferita ai giovani lecchesi che si sono distinti nella carriera scolastica.

GESTI INUTILI. «Lo scorso 20 novembre il vicesindaco di Lecco ha consegnato ad un nutrito gruppo di bambini figli di immigrati la cittadinanza civica presso il comune di Lecco, tutti figli di stranieri senza cittadinanza italiana. Non condivido - afferma Federico Zaffarano, commissario provinciale dei giovani padani lecchesi - questi gesti puramente simbolici in quanto inutili e che non permettono ai bambini di capire cosa vuol dire ottenere la cittadinanza di un determinato Paese».

REGALO O MERITO. «Il vicesindaco - aggiunge Zaffarano - ha ricordato inoltre il percorso dello Ius soli in Parlamento: evidentemente quanto sta accadendo in questi giorni non è stato ancora compreso, la cittadinanza non la si regala ma la si merita dopo un percorso di vera integrazione, di apprendimento della lingua, della storia che ha contraddistinto il paese a cui si fa richiesta di diventare cittadini. Aggiungo che nella nostra terra andrebbe insegnata la storia della Lombardia parte integrante della nostra cultura e che anche noi stessi lombardi dovremmo far più nostra e che andrebbe insegnata nelle scuole».

EVENTI DISTORSIVI. «Come commissario provinciale dei giovani padani lecchesi - conclude Zaffarano - chiedo al sindaco Virginio Brivio ed al vicesindaco Bonacina a nome di tutto il gruppo che rappresento di evitare questi eventi di fatto politicizzati e distorsivi ma di ricordarsi invece di tutti i giovani lecchesi che, grazie a sforzi ed a sacrifici hanno eccelso nello studio terminando il percorso di studi con il massimo dei voti donando loro la cittadinanza onoraria della città di Lecco». Secondo Federico Zaffarano, questo sarebbe il modo per «renderli orgogliosi della propria terra», e di far sì «che la cittadinanza sia un valore e non un regalo politico elettorale».

22 novembre 2015