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Partirà da Lecco il “sostegno al reddito” per i cittadini lombardi

Lecco (Lècch) - Il “sostegno al reddito” della Regione Lombardia partirà da Lecco e dalla cartella sociale già operativa nel nostro territorio a livello provinciale. Ne dà notizia il consigliere regionale Mauro Piazza, del Nuovo Centrodestra, che fa parte del gruppo di lavoro incaricato dal presidente Roberto Maroni di studiare il dispositivo finalizzato ad aiutare i cittadini lombardi in difficoltà economica.

SITUAZIONE CHIARA. «Lunedì, durante i lavori del gruppo, è emerso come il problema fondamentale sia quello di avere una situazione chiara e aggiornata degli interventi di sostegno economico e degli sgravi in essere per ogni cittadino, al fine di evitare che lo stesso soggetto benefici di più interventi a svantaggio di altre persone pure loro bisognose di supporto», spiega Piazza.

LA CARTELLA SOCIALE. E qui entra in gioco la cartella sociale elettronica, avviata quando la Provincia di Lecco era guidata da Daniele Nava, che documenta tutte le attività dei servizi sociali dei Comuni e che consente in pochi click di conoscere la situazione di tutte le persone bisognose di sostegno. Nel 2015 la cartella informatizzata è stata adottata da diversi Comuni, per un totale di circa 100.000 abitanti, e nei prossimi due anni tutte le amministrazioni lecchesi introdurranno questa nuova modalità di lavoro.

REALIZZAZIONE LOCALE. «Sono lieto come ex presidente della Provincia di Lecco che un’iniziativa avviata sperimentalmente durante il mio mandato abbia trovato piena realizzazione a livello locale e che ora possa costituire il punto di partenza per una politica regionale così importante come il sostegno al reddito», commenta Daniele Nava, oggi sottosegretario in Regione Lombardia.

L'ANALISI DEI BISOGNI. «La cartella sociale è uno strumento importante nell’attività svolta dai servizi sociali nel contatto con l’utenza e permette di favorire un processo metodologico comune nella presa in carico di un nucleo familiare e nella gestione dei successivi interventi sociali – aggiunge Piazza -. Faciliterà il reperimento dei dati favorendo così l’attivazione di percorsi e iniziative rispondenti alle reali esigenze dei soggetti fragili, a partire dal sostegno al reddito, perchè la programmazione degli interventi deve partire dall’analisi dei bisogni», conclude Piazza.

24 settembre 2015