Invia articolo Stampa articolo
Merate, Gdf sequestra castello: dichiarato come bottega al catasto

Lecco (Lècch) - Vanno a segno le operazioni “Crazy Racing” e “Poker Racing” della Guardia di Finanza: imprenditore meratese indagato per evasione fiscale. Sequestrato un castello in Umbria con annesso parco e piscina che, accusano le Fiamme Gialle, catastalmente era stato dichiarato come negozio.

FATTURE. Secondo quando accertato dai finanzieri, due società riconducibili ad un imprenditore meratese, la Poker Project e la X Y Z Racing Team attive nel campo dell’organizzazione e promozione di eventi sportivi, avrebbero per anni drasticamente abbassato fraudolentemente la base imponibile utilizzando sia fatture per operazioni inesistenti, che sovrafatturando servizi realmente effettuati.

AMERICA LATINA. L’abbattimento della base imponibile sarebbe avvenuto mediante l’utilizzo di fatture false emesse da sette società romane: tutte riconducibili allo stesso domicilio; tutte prive di una minima struttura organizzativa; tutte con vita operativa non più lunga di un esercizio; tutte intestate a sudamericani nullatenenti sul territorio italiano; tutte sistematicamente trasferite in America latina una volta esaurita la loro “utilità”.

EVENTI SPORTIVI. Stando alle risultanze delle indagini, il vantaggio economico fraudolentemente ottenuto sarebbe stato reimpiegato tramite la Freccia Immobiliare, sempre riconducibile all’imprenditore coinvolto. Le attività investigative hanno preso avvio al termine del 2013 con l’analisi della contabilità delle due società di promozione di eventi sportivi, quando gli inquirenti hanno notato come i costi derivanti dalle sponsorizzazioni di gare di rally fossero sproporzionati rispetto al ritorno che l’evento avrebbe portato in termini di pubblicità.

MILIONI DI EURO. La svolta è avvenuta nel 2014 quando la Procura della Repubblica che ha coordinato e diretto le indagini, nella persona di Paolo Del Grosso, ritenendo valide le ipotesi di reato avanzate dalle Fiamme Gialle, ha autorizzato le indagini bancarie, al seguito delle quali, secondo la Gdf, è stato possibile non solo stabilire in diversi milioni di euro l’imposta evasa, ma anche individuare le modalità utilizzate per cercare di far perdere le tracce del denaro drenato: prelevamenti cash; monetizzazioni di titoli al portatore in denaro contante; cambio assegni allo sportello (senza cioè transitare sul rapporto di conto corrente).

COLLINE UMBRE. L’amministratore indagato, già denunciato nel 2013 per reati fiscali, risulta essere molto attivo nel settore delle sponsorizzazioni sportive; titolare di una squadra di volley di un campionato semiprofessionistico, con il pallino degli investimenti immobiliari. Infatti, secondo gli inquirenti, le indagini hanno permesso di accertare che i proventi illeciti venissero investiti in un castello con parco e piscina ubicato in un antico borgo sulle colline umbre. Castello, catastalmente dichiarato come negozio! Nella giornata di giovedì l’epilogo della fase investigativa, quando, al 50% delle quote sociali della Freccia Immobiliare sequestrate in precedenza, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecco ha disposto, al fine di tutelare il credito erariale, il sequestro del maniero.

Nella foto: il castello sequestrato.

23 ottobre 2015