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Profughi a Lecco dai Piani Resinelli: all'insaputa del Consiglio comunale

Lecco (Lècch) - Apprendo dai giornali che finalmente l’avventura dei 36 profughi “in villeggiatura” ai Piani Resinelli è finita. Sono un po’ infastidito per il fatto che si venga a conoscenza di tutto ciò solo tramite la stampa e mi meraviglio, ancora una volta, che in consiglio comunale non si sia parlato o accennato minimamente al problema.

Leggo anche che costoro, verranno trasferiti nell' ex convento delle suore di Maggianico. Posso dire in tutta sincerità che sono quasi contento di questo “spostamento”. Era impensabile lasciare queste persone per tutto l’inverno in piccolo paesino di montagna con 50 residenti, allo sbando totale senza fare nulla.

Ma rimango comunque sempre “incazzato nero” e sconcertato da questo fatto. Spostarli come carne da macello non serve nulla; l’unica vera soluzione è quella di identificarli ed espellere chi fra questi non ha i requisiti per rimanere su suolo italiano. Solo in questo modo si liberano posti dignitosi per chi ha davvero diritto a restare nel nostro Paese. Qualcuno sta giocando o meglio sta speculando su delle vite umane.

Mi sono anche chiesto, come tanti dei miei concittadini, perché ancora a Lecco, perché ancora una volta è toccato a Maggianico. Il comune per caso ha deciso di trasformare il rione di Maggianico in un grandissimo albergo a cielo aperto per tutte queste persone? Verranno collocati a Lecco anche tutti gli altri profughi di Esino Lario, Maggio e del resto della Valsassina? Perchè l’inverno non arriva solo ai Resinelli.

Durante un consiglio comunale l’assessore Mariani ha comunicato che è stato costituito un tavolo con tutti gli enti del territorio con la finalità di ridistribuire su tutta la provincia i profughi. A COSA SERVE SE TANTO POI LA MAGGIOR PARTE SE LI PRENDE IN CARICO LA CITTA’ DI LECCO?

A mio avviso questo tavolo serve a gettare fumo negli occhi, per dire che si sta facendo qualcosa e invece non si fa niente per fermare l' afflusso dei non aventi diritti asilo che secondo le indicazioni della Commissione Europea devono alloggiare negli Hot Spot, devono essere identificati ed eventualmente rimpatriati, se non aventi diritto. I sindaci del PD di tutta la provincia di Lecco con "generosità" ritengono sacrosanta l'accoglienza "purché" sia a Lecco, come si evince dalle parole del sindaco di Abbadia che si ritiene soddisfatto del trasferimento dai Resinelli al convento. Forse perché Maggianico non è Abbadia e quindi si accoglie ma a casa di altri.

CHE VERGOGNA. LA LEGA NORD NON E’ PER NIENTE D’ACCORDO. Potrà sembrare uno slogan scontato, ma pensiamo un po’ anche alla nostra gente, alla nostra città. Pensiamo ai genitori che non arrivano a fine mese che devono mantenere una famiglia, pensiamo a Luigi Suriano che da tempo sta cercando lavoro per poter raggiungere gli anni di contributi che la legge Fornero impone per poter andare in pensione. Pensiamo un po' anche a noi.

Andrea Corti
Consigliere comunale
Gruppo Lega Nord Lecco

23 ottobre 2015