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Brivio abbassa la temperatura nelle case dei lecchesi: max 19°

Lecco (Lècch) - La normativa vigente consentirebbe un massimo di 18 gradi + 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali, mentre i 20 gradi + 2° per tutti gli altri edifici, ma il sindaco di Lecco diminuisce la temperatura: rispettivamente un massimo di 17° e 19°, con i 2° di tolleranza. A Lecco diminuita anche la durata giornaliera: 13 ore, mentre la normativa vigente prevederebbe un massimo di 14 ore.

MISURE. In concomitanza con l’accensione degli impianti termici, Virginio Brivio ha emanato un provvedimento (ordinanza n. 75 del 13.10.2015), contenente alcune misure concrete per fronteggiare il problema dell’inquinamento atmosferico e, in particolare, del Pm10. Il provvedimento, in vigore dal 15 ottobre 2015 al 15 aprile 2016, riguarda gli impianti termici e le combustioni.

LA RIDUZIONE. Tra i punti salienti del documento la riduzione di un'ora della durata massima giornaliera di attivazione degli impianti termici destinati alla climatizzazione; la riduzione del valore massimo delle temperature all’interno degli edifici di un grado centigrado; il divieto, per i titolari/gestori degli esercizi commerciali, di uso di dispositivi che, al fine di favorire l’ingresso del pubblico, consentono di mantenere costantemente aperti gli accessi verso i locali interni ed il conseguente obbligo di mantenere chiuse le porte che danno accesso ai; il divieto di uso e di accensione di fuochi d’artificio, giochi pirici e pirotecnici, fumogeni, petardi.

I VEICOLI. Quest’anno l’ordinanza sindacale non contiene restrizioni per la circolazione dei veicoli inquinanti, in quanto la Regione Lombardia con DGR 2578/2014 ha imposto, anche nel Comune di Lecco, i seguenti divieti: dal 15 ottobre 2015 al 15 aprile 2016 (e poi a regime per gli anni successivi) dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, escluse giornate festive, il divieto di circolazione dei veicoli detti “Euro 0 benzina” “Euro 0, Euro 1, Euro 2 diesel”. Il divieto si applica agli ambiti, con le esclusioni, le limitazioni e le deroghe previste dalla normativa vigente.

LE STUFETTE. Insomma, case, uffici e scuole un po' più fredde. Almeno sulla carta: è nota l'abitudine di condomini, istituti scolastici e uffici pubblici di mantenere temperature equatoriali nel periodo estivo. Fatta la legge, ovvero l'ordinanza del sindaco, occorrerebbe farla rispettare. Si prevede, in ogni caso, l'accensione della miriade di immancabili stufette che, sotto cattedre e scrivanie, puntualmente entrano in azione ad opera di chi, anche tra le fiere popolazioni alpine, ha scelto la vita comoda.

14 ottobre 2015