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Profughi nel Lecchese, la verità: perseguitati o semplici disertori?

PROFUGHI O DISERTORI? Lecco - Un presidio della Lega Nord alla tendopoli allestita al Bione per accogliere i rifugiati nel Lecchese. Ma si tratta veramente di perseguitati? Documenti del governo turco e delle organizzazioni internazionali fanno pensar male: numerosi presunti profughi, in realtà, sono dei disertori, imboscati che scappano dai loro Paesi per non fare il proprio dovere nell'esercito e combattere l'Isis.

NUTRITO GRUPPO. Esponenti del Carroccio nella zona del Bione, questa mattina, dove un nutrito gruppo di leghisti ha contestato l'allestimento delle tende per accogliere i sedicenti profughi. Presenti, con il segretario provinciale Flavio Nogara, l'assessore regionale Bordonali, che ha anche visitato la tendopoli, il commissario nazionale della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, nonchè Toni Iwobi, responsabile federale del dipartimento Sicurezza ed Immigrazione della Lega Nord.

PRENDERE LE ARMI. Intanto, si apprende qualcosa di più sulla natura dei presunti profughi. Il vicepremier turco Besir Atalay, in dichiarazioni alla stampa del suo Paese, ha spiegato che un gran numero dei 50mila rifugiati siriani entrati in Turchia, dove sono ospitati in tendopoli, sono dei semplici disertori, scappati dal loro Stato per non essere costretti a prendere le armi contro i tagliateste dello Stato islamico.

REFERENDUM SVIZZERO. Analoghi riscontri giungono dagli organismi internazionali e dagli altri Paesi all'origine dei flussi di rifugiati, come documenta ad esempio l'agenzia eritrea Habeshia. Ad accomunare i profughi di qualsiasi provenienza, il fatto di essere in gran parte giovani prestanti, in età di... militare. A questo punto, la Prefettura di Lecco dovrebbe accertare e spiegare se le cose stanno così anche per i profughi "lecchesi". La questione ha il suo significato: già nel giugno 2013, un referendum in Svizzera (approvato dall' 80% degli elettori) su emendamenti alla legislazione della concessione d'asilo ha negato la qualifica di profugo a disertori e obiettori del servizio di leva.

22 agosto 2015