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Ballabio, il sindaco scopre gli sprechi

Ballabio (Balàbi) - Prosegue l'accertamento del sindaco Consonni alle scuole comunali e si scopre anche che ignoti, oltre a far sparire 23 valvole dei caloriferi, avevano alzato la temperatura oltre il limite stabilito. Risultato: danno economico e maggior inquinamento.

ELEMENTARE. Nuovo sopralluogo, l'altro giorno, di sindaco e assessore all'Ambiente alla scuola elementare di Ballabio. Alessandra Consonni e Celestino Cereda si sono presentati con un agente della Polizia locale, uno stradino e il tecnico che aveva installato le nuove valvole.

ULTERIORI DANNI. Le valvole danneggiate o asportate (tra nuove e di precedente installazione) sono oltre 20, fatti verificatisi in un lasso di tempo di qualche anno, mentre sono stati rilevati ulteriori danni anche nei wc. Numerosi caloriferi risultano, così, privi della valvola, di nuova o vecchia concezione, lasciando scoperto un beccuccio appuntito di metallo, circostanza non esente da potenziali rischi per l'utenza scolastica.

INTERVENTI IMPROPRI. Ma neppure le superstiti valvole termostatiche di ultima generazione si sono salvate: «Grazie alla consulenza del tecnico - spiega il sindaco Consonni - abbiamo rilevato interventi impropri su diverse valvole rispetto alla taratura iniziale. La temperatura, dal livello 3, che la precedente amministrazione aveva ritenuto adeguato al riscaldamento dell'edificio scolastico anche in relazione a parametri di legge, è stata sbloccata e portata sul livello massimo, il 5, con un'operazione che vanifica il senso delle stesse valvole, le quali hanno un compito di razionalizzazione dei consumi».

CLIMA TROPICALE. «Sia ben chiaro - conclude Alessandra Consonni - che la comunità non ha soldi da sprecare per offrire un clima tropicale anche d'inverno: prenderemo le contromisure necessarie e non permetteremo comportamenti asociali. Ricordo che, come imposto dalla legge per limitare l'inquinamento atmosferico e scongiurare lo spreco, la temperatura negli edifici non deve superare i 20°, con una tolleranza massima di due gradi: poi scattano le sanzioni».
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Le “termostatiche” sono valvole automatiche (non manuali come quelle vecchie) in grado di regolare in modo autonomo il flusso di acqua calda all’interno dei radiatori su cui sono installate (una per ogni corpo scaldante). Un elemento regolatore di comando, di cui ciascuna termostatica è dotata, interviene automaticamente sull’apertura della valvola stessa e mantiene costante la temperatura dell’ambiente in cui è installata, al valore impostato sulla testa graduata. Questo, in soldoni, il lato tecnico.

Negli impianti di riscaldamento le valvole termostatiche vengono usate sui caloriferi (radiatori o termosifoni) per regolare il flusso d'acqua calda negli stessi in base alla temperatura richiesta dall'ambiente allo scopo di ridurre i consumi di energia (fino al -17% annuo) e le emissioni di CO2 (di almeno 280 kg/anno) e migliorare il comfort stabilizzando la temperatura a livelli diversi nei diversi locali a seconda delle necessità.

Le valvole sono meccanismi di termoregolazione che permettono una suddivisione del calore negli ambienti, consentendo di escludere automaticamente il termosifone una volta che è stata raggiunta  la temperatura desiderata in base al livello impostato, da 0 a 5. Chiaro lo scopo della termoregolazione: si deve contenere la spesa energetica. Anche questi dispositivi giocano un ruolo non certo marginale nel cosiddetto ‘Protocollo 20-20-20’ che prevede, entro il 2020, di diminuire del 20% le emissioni di CO2, incrementando nella stessa percentuale le fonti rinnovabili di energia.

Con l’adozione delle valvole termostatiche si dovrebbe anche consentire un risparmio medio annuale tra il 10% e il 30% del totale del combustibile utilizzato. Il condizionale è d’obbligo a causa anche delle cattive abitudini degli italiani. Sono, infatti, due i fattori che fanno aumentare i consumi: la temperatura della stanza e le dispersioni di calore come la presenza di spifferi, finestre aperte o impianti datati.

A titolo di esempio, già con una semplice abitudine è possibile ottenere un decisivo risparmio di energia; infatti riducendo la temperatura dell’ambiente da 21°C a 20°C, si taglia il 7% della spesa sostenuta ogni anno per il riscaldamento. Limite, questo dei 20° C, imposto tra l’altro già per legge (DPR 412/93 e smi). La taratura massima delle valvole è 24°C (in alcuni casi anche 28°C). Che significa questo? Che possiamo portare le nostre stanze fino a 24-28°C? E il risparmio dove va afinire? Quindi attenzione alla gestione e alla loro regolazione.

Obbligatorie nelle nuove costruzioni, insieme ai dispositivi per contabilizzare il calore in condominio, le valvole termostatiche vanno aggiunte anche su alcuni impianti esistenti. L’installazione delle valvole termostatiche è un’operazione che si esegue in giornata e che comporta pochi disagi ma molti vantaggi economici, tenendo conto poi che la loro adozione è supportata da incentivi fiscali In definitiva i vantaggi sono: meno spese e più comfort. La possibilità di avere calore solo quando serve permette di utilizzarne meno e di ridurre il consumo di combustibile necessario a produrlo. Meno si consuma e meno si spende.

Inoltre se la temperatura viene mantenuta costante a un valore adeguato, stabilito per altro dalla normativa come abbiamo visto, gli ambienti risultano più confortevoli e vivibili, evitando calore in eccesso – o in difetto – sicuramente dannoso. Un microclima gradevole e salubre contribuisce a migliorare le condizioni di vita; il risparmio che ne deriva è il valore aggiunto che ne consegue, da non trascurare.

Celestino Cereda
(Assessore all'Ambiente di Ballabio)

Nella foto: una valvola dei caloriferi delle elementari di Ballabio portata alla massima temperatura.

18 agosto 2015