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Se Lecco perde Asl, Provveditorato, Aler, Questura e Prefettura...

Lecco (Lècch) - Lecco ha perso la Prefettura, la Camera di Commercio ė in discussione, l'ALER in condivisione, l'ASL (ora ATS) a Monza, il Provveditorato a Bergamo. Se ci limitiamo ad una valutazione dei simboli e delle insegne che non ci sono più dobbiamo registrare una sconfitta clamorosa, un sogno - la Provincia - durato pochi lustri. Tutto è tornato come negli anni '80.

La crisi economica con la necessità di razionalizzare la spesa è un alibi sufficiente per "questo disastro"? Piuttosto che cercare colpe altrui o immaginare che altre Istituzioni stiano lucrando a nostra spese, a spese della nostra Provincia e dei suoi Comuni, togliendoci dei diritti, penso che sarebbe molto meglio valutare con occhio severo gli ultimi anni della nostra storia locale e porci delle domande. Dare colpe agli altri ci allontana dalla strada del "riscatto".

Dopo realizzazioni importanti prima sognate, poi pensate e infine progettate e fatte - Provincia, Ospedale, attraversamento della città, Campus universitario, ecc - ci siamo arenati. Ci siamo accontentati delle "insegne" e delle "mostrine", non siamo riusciti a trasformare le realizzazioni compiute in strumenti per nuovi obiettivi e quindi maggiore crescita. Abbiamo confuso - accontentandoci - gli strumenti con gli obiettivi. Forse lo spostamento della prefettura e del resto dipende anche da questo.

Riprendiamo a pensare in grande, ad alimentare il sogno che poi genera  progetti da realizzare. Pensiamo alla grande Lecco come strumento per  far crescere la nostra città, fare crescere tutti i comuni limitrofi e quindi - obiettivo finale - migliorare i servizi ai Cittadini, il loro benessere e il benessere di tutta la comunità. Ripartiamo con lo spirito imprenditoriale di questa città che accetta le sfide e che diventa in grado di condividere i benefici. Ripartiamo con l'ottica del civismo che mette insieme concretezza delle realizzazioni di oggi con la capacità di immaginarle  nel disegno del futuro per la nostra Città. Non è rimuginando sulle responsabilità di altri che troviamo la strada migliore e del cambiamento.

Appello per Lecco ė interessato a definire, con tutti coloro che dimostrano attenzione a questi temi, nuovi obiettivi senza perdere tempo nel recriminare su quanto non c'è più. Siamo interessati a far sì che la Politica si riprenda il ruolo di disegnare la "visione" e non si perda in microbeghe di interesse locale e personale che consumano una quantità di energia enorme e producono solo occasioni perse per pensieri rivolti al futuro. Futuro a cui non possiamo rinunciare, perché il presente non sembra costellato di molte cose positive.

Rinaldo Zanini
Presidente Appello per Lecco