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Calolzio, sul Servizio idrico Valsecchi impone acqua in bocca

Calolziocorte (Calòls) - Mentre altri Comuni lecchesi hanno convocato i Consigli comunali per ottenere il mandato da esprimere all'assemblea dei sindaci sulla gestione del Servizio idrico integrato, a Calolzio cala il coprifuoco sul confronto relativo all'acqua pubblica. Marco Ghezzi, capogruppo consiliare della Lega Nord, denuncia «l'arroganza piddina».

TRIPLETTA. Sono una tripletta gli "atti arroganti" di cui Ghezzi accusa Cesare Valsecchi. In gioco c'è il conferimento della gestione dell'acqua pubblica a Lario reti holding, società accusata di non possedere i requisiti previsti ma sostenuta a spada tratta dal Pd.

LIMITE AL PEGGIO. «Non c’è limite al peggio - protesta il capogruppo leghista -. Il sindaco di Calolziocorte, dopo essersi rifiutato di convocare il Consiglio comunale, come richiesto da tutte le minoranze, per avere l’indirizzo politico su come votare all’assemblea dei sindaci della Provincia di Lecco, chiamati a decidere il 29 luglio sulla gestione del Servizio Idrico Integrato, e dopo aver convocato il Consiglio il 30 luglio, dunque a decisione sull’acqua già presa, si è pure arrogato il diritto di non inserire all'ordine del giorno la nostra mozione, che ribadiva alcuni punti fermi fondamentali per un affidamento dell’acqua economico e rispettoso delle leggi».

MOTIVI RIDICOLI. «In entrambi i casi - conclude Ghezzi -, per impedire la discussione in Consiglio, prima della delibera e poi della mozione, Cesare Valsecchi ha avanzato motivazioni ridicole, aggrappandosi a cavilli procedurali e disattendendo anche una prassi consolidata relativa all’integrazione degli ordini del giorno. Tutte le chiacchere del Pd su partecipazione, trasparenza e coinvolgimento delle minoranze sono state cancellate da questo incredibile atto di arroganza del Sindaco e della sua maggioranza».

Nella foto: il municipio di Calolzio.

28 luglio 2015